A due anni dall’inizio del progetto, nel pomeriggio di giovedì 22 luglio a Pollenzo, Fondazione CRC e i partner hanno presentato i risultati raggiunti e i prossimi sviluppi, alla presenza delle aziende della Community e di esponenti del settore agroalimentare piemontese.
Il progetto SMAQ è nato per sostenere la competitività delle imprese del settore agroalimentare, supportandole nel processo d’innovazione digitale, e si colloca all’interno della cornice di intervento pluriennale previsto nel Programma Agroalimentare 4.0 della Fondazione CRC.
Il progetto SMAQ fin dall’inizio ha rappresentato, per dotazione finanziaria e per numero di soggetti istituzionali, economici e sociali coinvolti, l’iniziativa progettuale più ampia della Fondazione CRC all’interno del Programma.
L’iniziativa si rivolge a piccole e medie imprese attente alle produzioni agroalimentari di qualità, fortemente legate al territorio e propense all’innovazione digitale. Il progetto è articolato in tre attività: supporto alla digital transformation e formazione, tracciabilità e valorizzazione dell’origine, supporto e valorizzazione della community. Attualmente sono coinvolte circa trenta aziende piemontesi, prevalentemente provenienti dalla provincia di Cuneo.
Al Community SMAQ Day hanno preso parte i partner di progetto e i rappresentanti delle aziende della Community, oltre ad attori economici e politici di rilevanza regionale. All’evento è seguito un momento conviviale e di networking tra tutti i presenti, occasione per conoscere le aziende e i prodotti della community.
Francesco Cappello, vice presidente di Fondazione CRC e presidente di Filiera Futura: “La Fondazione CRC, attenta alle esigenze dello sviluppo locale del proprio territorio di riferimento, ha investito nel progetto SMAQ per sostenere la produzione agroalimentare di qualità, settore centrale e strategico per il futuro di tutto il nostro Paese, e accompagnarne la transizione verso il digitale. L’innovazione del settore agroalimentare è la chiave di volta per raccogliere e affrontare con successo la sfida della competitività delle aziende locali sui mercati italiani e internazionali”.
Maurizio Risso, PM Progetto SMAQ: “Con l'articolato progetto SMAQ, la Fondazione CRC ha offerto al suo territorio le competenze più qualificate ad accelerarne lo sviluppo, facilitando la trasformazione digitale delle PMI agroalimentari più lungimiranti della Granda”.
Silvio Barbero, vicepresidente UNISG: “L'Università di Scienze Gastronomiche ritiene che il progetto SMAQ possa avere un grande impatto su filiere e prodotti agroalimentari; l'innovazione digitale, finalizzata a mettere in risalto le produzioni artigianali del territorio, rappresenta un importante strumento per la valorizzazione della PMI cuneese e italiana”.
Francesca Culasso, Head of Department of Management UniTo: “L'Università degli Studi di Torino ha investito le sue numerose e variegate competenze nel progetto SMAQ, nella convinzione che dalla collaborazione fra accademia e mondo delle imprese possano svilupparsi innovazione e modelli di business sempre più sostenibili. Il tema è di particolare rilevanza per la filiera agroalimentare, rispetto alla quale la nostra Regione e le PMI cuneesi in specie vantano un posizionamento competitivo di particolare prestigio”.
Dario Vallauri, vice direttore MIAC: “MIAC-Polo AGRIFOOD ha il compito nell'ambito del progetto di sviluppare una soluzione di 'passaporto digitale', finalizzata a promuovere e dare valore ai prodotti agroalimentari del territorio, e di renderla disponibile alle imprese con l'obiettivo di supportarle nel migliorare l'interazione con il consumatore e la comunicazione della trasparenza delle filiere attraverso l'adozione delle nuove tecnologie oggi disponibili”.