Il Caffè Letterario di Bra cresce attraverso l’impegno e la passione della sua curatrice Silvia Gullino e si espande, grazie a coloro che lo frequentano abitualmente, diventandone così ambasciatori.
È il caso del giallista albese Mauro Rivetti che, unitamente agli impegni di lavoro, ospitato da diverse città italiane, lo fa conoscere attraverso la presentazione dei suoi libri e partecipando ad eventi organizzati in ambito culturale.
Domenica 16 ottobre Rivetti è approdato nella città di Lanzo Torinese, per raccontare la sua ultima fatica letteraria ‘Colline rosso sangue’ (Golem Edizioni). Lo scrittore è stato invitato dalla dottoressa Anna Francone, della Biblioteca Civica, per inaugurare la rassegna ‘Metti un autore in biblioteca’.
Come riferito dal vice sindaco, Fabrizio Casassa, per questa edizione, gli organizzatori hanno voluto un personaggio nuovo nello scenario letterario. Così la scelta è caduta su Mauro Rivetti e sul suo stile di scrittura, che riesce a collocare, all’interno dei suoi ‘noir’, efferati delitti, nella cornice di splendidi paesaggi (Alba, Bra, Langhe, Roero e Monferrato), senza far perdere al lettore l’attenzione, perché in ogni pagina vi è un colpo di scena, se non due.
Ad arricchire ulteriormente i suoi racconti, ci sono le descrizioni dei personaggi che dialogano costantemente con il lettore. La dice lunga l’incipit della sua nuova storia, “Scrivere un giallo è come addentrarsi in un labirinto, dal quale, forse, non se ne uscirà mai”, che Mauro ha coniato a suo uso e consumo, per sintetizzare la sua idea di un racconto giallo.
Sono tanti i lettori appassionati del genere giallo che lo seguono anche sui social o attraverso testate locali (e non), apprezzando la scorrevolezza e la particolarità dei suoi racconti. Fatto sta che nella Biblioteca civica ha preso forma un Caffè Letterario in cui l’autore, oltre ad incuriosire il pubblico, intrattenendolo con la sua naturalezza e semplicità, ha raccontato alcuni passi del suo romanzo, senza troppi spoiler.
Quindi, ha commentato in chiave inedita la particolarità dei monumenti della città di Lanzo, come la torre civica di Aymone di Challant, sede della storica biblioteca ed il Ponte del Diavolo, destando vero interesse tra gli stessi cittadini.
Infine, ha ringraziato gli intervenuti, orgoglioso di aver portato anche a Lanzo Torinese il profumo del Caffè Letterario di Bra, lasciando sulla bocca di tutti il soave gusto della lettura e della bellezza di luoghi storici da (ri)scoprire.