È nel cuore di tutti gli abitanti di Veglia la vecchia scuola materna che dagli anni Trenta del secolo scorso per oltre cinquant'anni ha visto crescere migliaia di bambini. Voluta dal teologo Edoardo Binello, a lungo priore di San Rocco, la struttura era stata costruita sul terreno donato da Stefano Mina. Il costo, tra costruzione e arredi, era alto per l'epoca, 131.000 lire. Le generose offerte dei parrocchiani riuscirono a coprirlo in gran parte: ben 102.000 lire arrivarono dai frazionisti, per una media di mille lire a famiglia. Il resto venne pagato solo in epoca successiva. A prendersi cura dei piccoli ospiti erano le suore del Cottolengo. Terminata la sua funzione, per un numero ormai ridotto di bambini, la struttura cadde pian piano in disuso, abbandonata.
Ora tornerà ad essere utile non solo alla frazione, ma a tutta la comunità dell'Oltrestura. Dopo un lungo iter burocratico il Comune ne ha acquistata la proprietà dalla parrocchia. Dopo lavori di ristrutturazione il vecchio asilo sarà destinato soprattutto a deposito di attrezzature dei cantonieri comunali e delle associazioni.
"Oggi – spiega il vicesindaco Carlo Davico – i cantonieri sono costretti a deporre le varie attrezzature in diversi locali, così come le Pro Loco. Finalmente avranno un posto unico dove poter ricoverare tutto. La struttura, ormai inutilizzata da tanto tempo, necessita di interventi di ristrutturazione. Ci stiamo già attivando per ottenere fondi da enti superiori e fondazioni, partecipando a vari bandi. Il Comune ha voluto acquistare questo fabbricato sia perché necessitava di uno spazio da adibire a magazzino, ma anche per ridare vita ad un pezzo storico della nostra comunità, un luogo in cui tanti frazionisti hanno trascorso la loro infanzia. La parrocchia aveva già manifestato la volontà di vendere, non necessitando di questi spazi. Abbiamo pertanto avviato l'iter ed ora il fabbricato è del Comune".