La chiocciola italiana Metodo Cherasco cambierà il volto dell’elicicoltura del Marocco. Sabato 26 gennaio a Marrakech Nadia Babrahim, presidente de la FédérationInterprofessionnelle d’Héliciculture ha firmato un accord di partnership per istituire l’Accademia Chiocciola Metodo Cherasco in Marocco assieme a Simone Sampò, presidente dell’Associazione Nazionale Elicicoltori davanti ad una sala gremita di autorità italiane e marocchine, tecnici, giornalisti e professionisti dell’agricoltura e alla presenza dell’Ambasciatrice d’Italia in Marocco Barbara Bregato, del Vice Presidente del Consiglio Regionale di Marrakech e Safi, del Presidente della Camera del Commercio di Marrakech e Safi, degli otto Governatori delle Provincie del Marocco, del Sindaco della Città di Cherasco Claudio Bogetti e il Presidente dell’ATL Alba Bra Langhe e Roero Luigi Barbero. Nadia Babrahim ha scelto il Metodo Cherasco per il suo sviluppo, spiegando le motivazione: “Il nostro obiettivo come Fédération interprofessionnelle de l'héliciculture del Marocco è di sviluppare i mercati emergenti e la produzione marocchina verso l’Europa, e impostare progetti di co-sviluppo tecnologico con standard internazionali. A tal fine, il Metodo Cherasco è stato scelto perché ha un'esperienza di fama mondiale nel campo dell'elicicoltura”. Simone Sampò aggiunge: "Il progetto è partito dal settore dell’elicicoltura, grazie alla collaborazione con la Federazione del Marocco, che ha creduto da subito alla Chiocciola Metodo Cherasco, sposandone in pieno la filosofia e volendo esportare questo nostro sistema nel paese. Essendo però solo nel settore dell'economia, si è pensato quindi di allargare questa opportunità a tutto il mondo agricolo e imprenditoriale per avviare delle basi che potranno essere di grande opportunità per il futuro. Presenza eccezionale all’evento, l’Ambasciatore italiano in Marocco Barbara Bregato che ha sottolineato l’immenso potenziale della collaborazione:“Oggi inizia una bella collaborazione tra Italia e Marocco, un esempio positivo di quello che due paesi, due popoli possono fare per i propri cittadini. L’elicicoltura 2.0 è un modello alternativo al modello tradizionale di allevamento delle chiocciole, l’Italia possiede un’esperienza riconosciuta a livello internazionale ed è in grado di esportare e condividere queste conoscenze. Questo progetto si inserisce bene nel piano di sviluppo del Marocco e offre reali opportunità”. Claudio Bogetti Sindaco di Cherasco ha salutato : “E’ un orgoglio per tutta la città di Cherasco di vedere l’avvio di una così importante collaborazione con il Marocco. L’Istituto Internazionale di Elicicoltura e l’ANE stanno facendo un grande lavoro portando la chiocciola Metodo Cherasco quindi il nome della città in tutto il mondo. Questo è un ottimo volano per il nostro turismo. Il Festival Noi le Chiamiamo Chiocciole, che si è tenuto a settembre, ha radunato a Cherasco oltre 20.000 visitatori tra operatori, famiglie e “chiocciole lovers” a conferma che questo evento è uno dei più importanti del nostro territorio.” A parlare di territorio anche Luigi Barbero: “Chiocciola Metodo Cherasco è la terza eccellenza del territorio dopo il Tartufo Bianco d’Alba e il Barolo, straordinaria ambasciatrice dell’Italia nel mondo”.
Dopo la firma dell’accordo il congresso è proseguito entrando nel vivo di Elicicoltura 2.0 con gli interventi degli elicioltori italiani che stanno seguendo il Metodo Cherasco. Simone Davini, Matteo Venuti e Giorgio Fonto hanno portato la loro esperienza, sottolieando alcune delle caratteristiche del metodo Cherasco, come l’alimentazione naturale, la migrazione naturale, l’influenza di climi diversi sull’allevamento del mollusco. Venuti ha illustrato il metodo di estrazione della bava tramite il MullerOne, macchinario studiato per estrarre la bava garantendo alta qualità del prodotto e allo stesso tempo il benessere dell’animale. Donato Mangino, vicepresidente dell’Ane ha invece fatto una panoramica su Elicicoltura 2.0 e economia circolare. Presenti al congresso anche alcuni imprenditori della Granda. E' stato Giuseppe Piumatti, patron di Bra Servizi a chiudere gli interventi, annunciando un nascente progetto in collaborazione con l'Ane, nella sua azienda braidese. Una sfida che vuole sottolineare l'importanza del rispetto dell'ambiente anche nel fare impresa.
Il giorno successivo è stato invece dedicato all’applicazione della bava di chiocciola in cosmetica. Ad illustrare i prodotti e i benefici della bava la responsabile della linea Sagapò, Chiara Lovera. Durante l’incontro Lovera ha presentato le tre linee di prodotti cosmetici, dalla classica Sagapò all’E-Time che abbina alla bava altre due eccellenti materie prime come il veleno d’api e l’estratto di caviale, alla nuovissima Wine Therapy, una linea con bava di chiocciola e vinacce di Nebbiolo da Barbaresco. Nel suo intervento Chiara Lovera ha centrato il discorso anche sull’importanza della materia prima di qualità. Le tre linee infatti utilizzano solo bava proveniente da chiocciole allevate con Metodo Cherasco.