BRA - L’associazione "Ho Cura" ha donato un’auto all’Hospice di Bra

Il mezzo consentirà ai medici e al personale sanitario di raggiungere gli assistiti al loro domicilio

01/09/2023 15:31

Giovedì 31 agosto a Bra presso la Casa della Comunità dell’ASL CN2 è stata consegnata una Panda all’Hospice, dono dell’Associazione Ho Cura; l’auto consentirà ai medici e al personale sanitario di raggiungere gli assistiti al loro domicilio. L'associazione Ho Cura opera nel settore del volontariato dal 2015 e ha due principali missioni: innanzitutto svolge un'attività di sostegno a favore delle persone malate in fase terminale di malattia oncologica o neurologica e dei loro famigliari, sia in Hospice che al domicilio del paziente; in secondo luogo i volontari dell'associazione cercano tramite incontri e conferenze di diffondere la conoscenza delle cure palliative, un insieme cioè di cure volte a prevenire e ad alleviare le sofferenze del fine vita, ancora oggi troppo poco conosciute e poco applicate. “Questa auto è stata acquistata grazie al contributo dei nostri soci, ma anche alle donazioni che arrivano dal nostro generoso territorio” ha spiegato Maria Vittoria Oddero, Presidente dell’Associazione.
 
Il Dott. Roberto Burello - Responsabile SS Hospice ASL CN2 ha espresso la sua gratitudine a nome dello Staff: “È con riconoscenza all’Associazione Ho Cura e a tutti i suoi sostenitori che riceviamo questo dono così prezioso che ci permetterà, come Hospice, di implementare ulteriormente l’assistenza nelle Cure Palliative sul territorio. Questa donazione è segno tangibile di una collaborazione che negli anni si è venuta a consolidare, realizzando una proficua interazione tra servizio pubblico e volontariato  permettendoci di  migliorare il sostegno e l’assistenza ai cittadini dell’ASL CN2”.
 

Anche Massimo Veglio, Direttore Generale dell’ASL CN2, ha voluto essere presente, sottolineando “Sono felice di questo contributo perché l’Hospice e tutta la rete delle cure palliative sono una realtà preziosa per la nostra Azienda e davvero consentono il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per i pazienti, per le loro famiglie e per i loro caregiver”.
 

c.s.

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