Sono stati oltre 600 gli spettatori che sabato 20 e domenica 21 aprile hanno affollato il teatro Politeama “Boglione” di Bra per assistere al documentario di Fabio Bailo e Remo Schellino “Saluti da Bra. Storie di emigrazione interna”. Il titolo, “Saluti da Bra”, riprende la scritta che si leggeva sulle cartoline che gli emigranti, giunti numerosi a Bra tra gli anni ’50 e i ’70, mandavano ad amici e parenti rimasti al paese.
Promosso dalla città di Bra, diretto da Remo Schellino e realizzato con la consulenza storica di Fabio Bailo, il documentario offre un ritratto corale dei flussi migratori che raggiunsero la città della Zizzola alcuni decenni fa. Gli emigranti erano siciliani di Butera e Calascibetta, calabresi di Polistena e San Sosti, sardi di Muravera, solo per citarne alcuni, dal momento che l’elenco dei Comuni di provenienza sarebbe lungo, troppo lungo da fare, coinvolgendo tutte le province del Centro-Sud e del Nord-Est povero.
Per lo più erano braccianti senza terra e artigiani senza lavoro, tutti alla ricerca di una vita migliore per sé e per la famiglia, perché gli stipendi al Nord, anche se meno alti di quanto attesi e per di più assottigliati da spese sconosciute in paese, erano pur sempre preferibili alla disoccupazione, alla sottoccupazione, talvolta alla fame vera patite nel borgo natio. Dapprima furono decine, poi centinaia, infine migliaia, diverse migliaia coloro che raggiunsero Bra, trovandovi lavoro, spesso cordialità e ospitalità, talvolta indifferenza e persino ostilità. Di ciascuno di loro resta traccia nelle schede custodite nell’anagrafe comunale cittadina.
Il documentario di Bailo e Schellino intrecciando il profilo di una ventina di donne e uomini, diversi per età, istruzione, percorso lavorativo e personale, ha l’ambizione di evocare e omaggiare migliaia di braidesi che, pur nati altrove, si integrarono vivendo la città, crescendovi e facendola crescere.
Una grande storia, quella dell’emigrazione, narrata dunque dai protagonisti che, raccontando in video la loro esperienza, ripercorrono e condividono le ragioni che li portarono a Bra. I loro nomi sono: Andrea Vassallo, Antonio Boi, Camillo Bruno, Camillo Scimone, Donato e Mauro Matera, Fiorella Nemolis, Fiorinda Ciotti, Gabriella Del Treste, Giovanna Ferri, Giovannina Ierardi, Michelina e Pino Cramarossa, Giuseppe Martino, Luciana Rizzotti, Luciano Bellunato, Nunzio Napoli, Paolo Mura, Pasqualina Capocasale, Renato Addeo, Serafino Di Tommaso, Vincenzo Gennuso.