“Il Roero è andato avanti. Anzi non si è mai fermato”: così Gian Mario Ricciardi, presidente della giuria della XXXIII edizione di un evento che è testimonianza diretta di queste parole. La cerimonia si è svolta venerdì 28 agosto a norma di Covid, presso l’Enoteca Regionale del Roero di Canale e sarà ricordata come una delle più ricche e fruttuose della sua storia, uno scherzo del destino se si pensa che siamo nell’anno del Coronavirus. Edizione sobria dove i giornalisti Rai di lungo corso Beppe Rovera e Gian Mario Ricciardi, con il presidente dell’Associazione del Premio Giornalistico del Roero Giovanni Negro, hanno distribuito i prestigiosi riconoscimenti in mezzo ad una costellazione di autorità accolte dal sindaco di Canale Enrico Faccenda e alle quali si è aggiunta la nota di colore e folklore della Confraternita della salsiccia di Bra, sulla scena non per caso. Vogliamo tenervi ancora un po’ sulle spine e, quindi, diciamo che oltre ai padroni di casa, senatore Marco Perosino, presidente dell’Enoteca, con il direttore Pier Paolo Guelfo, erano presenti tra gli altri, il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e il presidente
della Provincia Granda, Federico Borgna, che hanno espresso il vivo apprezzamento per la manifestazione, che tornerà nel 2021 a Sommariva del Bosco. La lista degli ospiti comprendeva anche i sindaci di Alba, Bra, Carlo Bo e Gianni Fogliato, i primi cittadini di Comuni del Roero e di Langa, il presidente dell’Atl Luigi
Barbero, il presidente del Consorzio di tutela dei vini del Roero Francesco Monchiero, produttori e rappresentanti degli sponsor di sempre (Fondazione CRT, Fondazione CRC, Banca d’Alba, Cavalieri del Roero, Provincia, Regione, Comuni, grandi ditte come la Gai e Brezzo).
Tutti riuniti per celebrare una terra benedetta dalla natura e dal lavoro, che ci parla attraverso gli scritti di autori che, ogni anno si fanno aedi, incarnando al meglio i valori e lo spirito del Roero. Piatto ricco, dunque; piatto completo che col paesaggio, i vini, la gastronomia traccia un quadro veramente completo dell’originalità della sinistra Tanaro. Fine della suspence, ecco i vincitori.
Si comincia con la sezione articoli internazionali. Primo premio a Liz Boulter del The Guardian con un pezzo che per la prima volta affianca il Roero alle altre grandi eccellenze italiane, dalle Dolomiti alla Toscana. La giornalista inglese tornerà a trovarci per un altro reportage sulla vendemmia tra Langa e Roero ospite dell’Atl. Seguono due articoli, uno in inglese, l’altro in olandese firmati da Nadia Toppino su Celebre Magazine e Charlotte Von Zummeren per Wine Life, due viaggi tra le vigne delle nostre colline. Per la sezione articoli nazionali brillano in quattro: Beppe Gandolfo di Mediaset con un reportage sul tartufo bianco tardivo d’Alba; Massimiliano Rella con un azzeccatissimo focus su Plain Air; Leila Salimbeni per un servizio veramente completo su Spirito di vino; Alessandro Brizzi dell’Assaggiatore, che ha scritto come il nebbiolo del Roero sia semplicemente la classe a portata di tutti.
Ultima, ma non ultima, la sezione locale. Quattro anche qui i vincitori: Brunella Mascarino della Rai TGR Piemonte, che ha fissato in un bel servizio le eccellenze del Roero; Bruno Murialdo, fotografo de La Stampa, che ha colto il mutar dolce delle stagioni tra le colline; Paolo Destefanis che su Corriere, Idea e la Roa ha messo in fila i prodotti e le atmosfere di una grande terra; Silvia Gullino che aggiunge al paniere di gioielli del Roero, attraverso Il Nuovo Braidese e La voce di Alba, una perla di richiamo mondiale, la salsiccia di Bra. Sulla nuova piattaforma
www.premiogiornalisticodelroero.com è possibile rivivere tutte le emozioni del XXXIII Premio e conoscere meglio i protagonisti in un carosello di emozionanti immagini.