Sabato 19 maggio a Bra, presso la sala nobile di palazzo Mathis, è stata presentata la ristampa di “Regina di cuoi”, nota raccolta di racconti che lo scrittore Giovanni Arpino dedicò a Bra e ai suoi abitanti. Pur essendo stati composti nella prima metà degli anni Cinquanta tali racconti, riuniti in volume, sono stati pubblicati solo nel 1989, a cura di Cetta Bernardo e grazie alla disponibilità della vedova dello scrittore, Caterina Brero.
Ora, a quasi 30 anni di distanza, quel volume che, pur essendo ormai un classico, era divenuto praticamente introvabile, torna nelle librerie per i tipi dell'Araba Fenice editore che, meritoriamente, qualche tempo fa hanno riproposto anche “Gli anni del giudizio”, che sempre Arpino considerò il suo vero esordio letterario. La ristampa di “Regina di cuoi” si apre con un'ampia prefazione di Fabio Bailo dedicata a persone, luoghi e vicende braidesi che punteggiano ogni pagina del volume e che ne fanno uno Zibaldone di braidesità.
Si prosegue con la riproposta del saggio di Cetta Bernardo che ci porta “Nel laboratorio dello scrittore”, per citare il titolo di tale contributo. La ristampa di “Regina di cuoi” è stata presentata dall'assessore alla Cultura di Bra Fabio Bailo, dalla curatrice della prima edizione Cetta Bernardo, da Tommaso Arpino, figlio del grande scrittore, e da Gabriella Del Treste che ha dato voce alle parole di Giovanni Arpino leggendo ampi stralci dei racconti.
Tale ristampa si inserisce nel ricco calendario che la città di Bra ha predisposto e realizzato nel 2017 per onorare la memoria e l'opera letteraria del suo figlio più noto a 90 anni dalla nascita e a 30 dalla morte prematura. Tutto ciò nella consapevolezza che il modo migliore per rendere omaggio a uno scrittore è consentire che la sua opera possa tornare a parlare ai lettori, in primo luogo rendendola nuovamente disponibile.