L’Università di Scienze Gastronomiche tocca il traguardo dei vent’anni e si prepara per una sei giorni di celebrazioni, dal 29 maggio al 3 giugno, che animeranno il borgo di Pollenzo. Vent’anni sono l’età della piena giovinezza e della fioritura, ma non solo: questa tappa è già densa di storia, di condivisione, di idee e di mutamento. L’UNISG è una comunità che unisce studenti, docenti, alumni, esperti, produttori, aziende, istituzioni, in un unico luogo dove dialoghi e riflessioni, confronto e ricerca, scambio e arricchimento, trovano terreno fertile.
A Pollenzo questi sei giorni rappresenteranno il cuore pulsante di una riflessione profonda sul nostro rapporto con il cibo. È un dialogo che si estende oltre la tavola, toccando cultura, innovazione, sostenibilità e educazione.
Così Carlo Petrini, fondatore e presidente dell’UNISG: “Quando nel 2004 aprimmo le porte di Pollenzo ritenevamo che ci fosse un grande bisogno di esperti e studiosi del cibo, preparati a livello interdisciplinare. La sfida era quella di far comprendere al resto del mondo l’importanza delle scienze gastronomiche e la loro attinenza con vari ambiti professionali. Oggi possiamo dire con fierezza che da 20 anni all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo vengono formati gastronomi, figure professionali in grado di coniugare le esigenze del mondo produttivo con una visione del cibo che sappia rispondere alle sfide economiche, sociali, ambientali e climatiche attuali. Nel celebrare questa ricorrenza, voglio rimarcare un tema fondamentale che è strettamente legato al ruolo e all’identità del gastronomo: si tratta dell’educazione alimentare. Proprio i giovani gastronomi formati nel nostro ateneo sono coloro che, attraverso il loro operato, diffondono consapevolezza, conoscenza e spirito critico in merito al rapporto con il cibo e con la natura. Educare e saper informare sulle numerose problematicità che legano la vita degli individui al modo in cui il cibo viene prodotto, scelto e consumato, è uno dei pilastri fondativi di Pollenzo”.
Afferma il rettore Bartolomeo Biolatti: “L’Università di Scienze Gastronomiche è un progetto di alta formazione e di ricerca interamente dedicato al cibo e ancorato ai valori della sostenibilità, che ha portato il nome di Pollenzo e l’immagine di questo territorio ad una forte dimensione internazionale. Ispirata dalla filosofia di Slow Food, è caratterizzata da un approccio olistico e multidisciplinare, che valorizza in modo innovativo la didattica esperienziale e l’interazione con gli stakeholders. L’ampio spazio dedicato alle discipline umanistiche e sociali, oltre che alle discipline tecnico- scientifiche e alle scienze della vita, garantisce la formazione di un professionista consapevole della propria responsabilità sociale, che sa interagire responsabilmente con l’ambiente e utilizzare la sua specializzazione per contribuire alla gestione di un sistema alimentare a salvaguardia delle risorse naturali e della loro rigenerazione, avendo cura della salute unica dell’ambiente, dell’uomo e degli animali. A Pollenzo è nata una nuova classe di laurea “L-GASTR”, riconosciuta e approvata dal MUR nel 2017 e sono numerose le Università che hanno inserito la laurea in Scienze e Culture Gastronomiche nella loro proposta didattica. Il percorso di Pollenzo ha fatto scuola e continua nella formazione delle professioni del futuro per un sistema alimentare sostenibile”.
Alla realizzazione degli eventi del Ventennale collaborano le cinque realtà che hanno le radici nell’anima di Pollenzo: ovviamente l’UNISG, quindi Slow Food, l’Agenzia di Pollenzo, la Banca del Vino e l’Albergo dell’Agenzia.
Dal 29 maggio al 3 giugno si succederanno ogni giorno una importante serie di appuntamenti.
Un convegno dedicato al tessuto imprenditoriale dell’agroalimentare italiano, convegni e UNISG talks a cura dei nostri docenti e esperti di fama nazionale e internazionale, workshop esperienziali realizzati da studenti e ex studenti UNISG, Masterclass (laboratori di sperimentazione e innovazione) a cura del Pollenzo Food Lab, attività educative per mini-gastronomi in collaborazione con Slow Food Educa, incontri tra arte, spettacolo, cultura e informazione, masterclass e degustazioni organizzati dalla Banca del Vino e da Slow Wine, il concorso cinematografico “Hungry minds Festival”, il Convegno per la Giornata Nazionale della Biodiversità di Interesse Agricolo e Alimentare della Regione Piemonte e la replica dell’evento di grande successo “Se la Langa è così” che ripercorre la storia della Langa nell’ultimo secolo e mezzo e farà dialogare i produttori di vino con i giovani del territorio.
Dal venerdì alla domenica si svolgerà il mercato dei produttori che coinvolge ex studenti dell’Università e alcuni produttori piemontesi impegnati nella valorizzazione della biodiversità agroalimentare del territorio.
Ad allietare la manifestazione ci sarà una giostra dei cavalli, musica e la possibilità di consumare cibo e bevande a cura delle Tavole Accademiche di UNISG, l’Albergo dell’Agenzia, la Banca del Vino e Slow Food.