CHERASCO - Successo per il Festival della Rana a Roreto

Banca di Cherasco a sostegno della manifestazione e del territorio

12/06/2018 15:08

Si è concluso ieri, lunedì 11 giugno, il Festival della rana, alla sua seconda edizione nel territorio cheraschese.
 
All’insegna dell’enogastronomia, dell’arte e dello sport, il Festival della rana è organizzato a Roreto di Cherasco, dall’Associazione La rana a Roreto, ed è nato dalla volontà di alcuni roretesi, in primis del Presidente dell’Associazione Umberto Ferrondi, di riscoprire le usanze e la tradizione della frazione.
 
Banca di Cherasco sostiene dal primo anno le attività dell’Associazione, ribadendo la volontà di promuovere le eccellenze del territorio e le sue tradizioni. Cherasco, conosciuta in particolare per la sua storia, arte e cultura, va riscoprendo, grazie all’impegno di alcuni volenterosi cittadini, tradizioni gastronomiche che rischiavano di andare perdute.  Il recupero della gastronomia della rana è per Roreto una importante occasione per portare ancora una volta il nostro territorio all’attenzione generale.
 
Venerdì 8 giugno si è tenuto il taglio del nastro, con l’avvio della manifestazione, alla presenza del Vice Presidente di Banca di Cherasco, Amedeo Prevete, e dell’Amministratore Mario Bottero. Presenti inoltre il Sindaco di Cherasco, Claudio Bogetti, il Vice Sindaco di Cherasco, Carlo Davico, il Sindaco di Cervere, Corrado Marchisio, e il Senatore Giorgio Bergesio.
 
Negli scorsi giorni il Pala Rana, allestito per l’occasione a Roreto, ha ospitato moltissimi visitatori per i diversi pranzi e cene enogastronomiche, il mercatino di hobbistica, il raduno di auto e moto storiche, l’intrattenimento musicale e le lezioni di enologia.
 
Siamo lieti di aver sostenuto anche quest’anno un’importante manifestazione che promuove le tradizioni del nostro territorio - ha dichiarato Amedeo Prevete, Vice Presidente di Banca di Cherasco - Grazie all’Associazione La rana a Roreto, la nostra frazione ha riscoperto la cultura enogastronomica che fa parte della nostra storia. I nostri complimenti vanno ad Umberto Ferrondi e a tutta l’Associazione per l’ottima risuscita del Festival”.


c.s.

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