Stamattina, sabato 15 ottobre, a Borgo San Dalmazzo si è tenuto un momento di ricordo organizzato dall’amministrazione comunale in memoria di don Mario Ghibaudo, giovane parroco borgarino ucciso dai nazifascisti il 19 settembre del 1943 durante l’eccidio di Boves. Domani, nella stessa Boves, verrà proclamata la sua beatificazione, insieme a quella di don Giuseppe Bernardi, anch’egli ucciso in quella tragica giornata.
La commemorazione di stamattina si è tenuta all’imbocco della via intitolata a don Mario Ghibaudo (nei pressi dell’arco di San Rocco), di fronte alla targa posta in sua memoria. Nato a Borgo San Dalmazzo nel 1920, don Ghibaudo si spese in prima persona per proteggere la comunità bovesana dalla rappresaglia nazista: durante la strage si impegnò per aiutare gli anziani del paese a fuggire e mettersi in salvo. Morto dopo essere stato colpito da una raffica di mitraglia nel momento in cui stava assolvendo un uomo ucciso da un soldato, sul suo cadavere sarebbero poi state rinvenute ferite provocate presumibilmente da un pugnale, segno di accanimento sul suo corpo da parte del suo carnefice.
Stamattina erano presenti alla commemorazione la sindaca Roberta Robbione, insieme a diversi rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale borgarino, Ughetta Biancotto dell’Anpi di Cuneo, la deputata Chiara Gribaudo, oltre ad alcuni familiari di don Mario. Presente anche il parroco di Schondorf am Ammersee, il paese della Baviera dov’è sepolto Joachim Peiper, ufficiale delle SS che ordinò l’eccidio di Boves.
Lo scorso 9 aprile Papa Francesco ha approvato la promulgazione del decreto per la beatificazione dei due sacerdoti uccisi il 19 settembre 1943. Quel giorno la furia nazista provocò 23 vittime, oltre a 350 case incendiate. Il processo per la beatificazione era iniziato nel 2013, anche grazie all’impegno dell’Associazione don Bernardi e don Ghibaudo.