BORGO SAN DALMAZZO - A Borgo San Dalmazzo si ricorda la partenza di 331 ebrei verso Auschwitz

Il 21 novembre del 1943 la partenza del convoglio dalla stazione ferroviaria borgarina. Nel giorno della ricorrenza apertura straordinaria della mostra multimediale Memo4345

11/11/2022 11:04

Il 21 novembre del 1943, a Borgo San Dalmazzo, nevicava già dalle prime luci del giorno. Quel mattino, mentre i borgarini erano in buona parte in chiesa per la Messa o avvolti nel tepore delle loro case, una lunga colonna di ebrei sospinta e controllata da un manipolo di SS tedesche percorreva la strada principale del paese in direzione della stazione ferroviaria. Quel giorno 331 internati nel campo cittadino vennero fatti salire sui tristemente noti vagoni-merci; iniziava così la loro deportazione, via Nizza–Drancy (Parigi), verso il campo di sterminio di Auschwitz. Sopravvissero appena in 39.
 
"Se in quel freddo giorno d’inverno si poteva non sapere il feroce e triste epilogo di quella partenza, oggi – che conosciamo questa storia – abbiamo il dovere morale di ricordarla, di attraversare e di smuovere le coscienze, di ricordare chi allora fu protagonista involontario della deportazione e di coltivare pensieri e azioni di pace", spiega la Sindaca di Borgo San Dalmazzo, Roberta Robbione.
 
Nel 79° anniversario di quei momenti, MEMO4345, il percorso multimediale di approfondimento storico e didattico dedicato alla Shoah, allestito nell’ex chiesa di Sant’Anna, a lato del Memoriale della Deportazione di Borgo San Dalmazzo, propone una giornata di riflessione con apertura straordinaria e un incontro di approfondimento dedicato ai bambini deportati dal campo di Borgo San Dalmazzo.
 
"Lunedì 21 novembre il percorso di MEMO4345 sarà aperto al pubblico dalle ore 14.30 alle 18.30 per un pomeriggio di fruizione libera e gratuita – riferisce l’assessore alla Cultura, Michela Galvagno -. Il pubblico potrà visionare le sei video-narrazioni dedicate alla storia dei Dreifuss, Schonbrunn, Gallant, Zylber, Judkowski e Schustermann, deportati proprio quel giorno dalla nostra città".
 
Sempre lunedì 21 novembre, alle ore 20.30, presso gli spazi di MEMO4345, incontro pubblico sul tema “I bambini deportati dal campo di Borgo San Dalmazzo” a cura di Adriana Muncinelli.
 
"Il 20 di novembre è la giornata internazionale dei diritti del bambino e dell’adolescente – commenta Adriana Muncinelli, curatrice dell’allestimento -; il giorno dopo, 21 novembre è la giornata in cui ricordiamo la deportazione di 331 ebrei stranieri dal campo di internamento e transito di Borgo San Dalmazzo. C’è contrasto stridente tra quanto è scritto nella Convenzione ONU del 1989 che si ricorda il 20 novembre e ciò a cui assistiamo ogni giorno: bambini ucraini in fuga con la famiglia uccisi dai cecchini o dalle bombe sulle loro case, bambini migranti annegati nel Mediterraneo, bambini morti di maltrattamenti nei campi di Libia. La stessa sconfortante constatazione deve aver provato chi confrontò la prima dichiarazione dei diritti del fanciullo, emanata nel 1924 dalla Società delle Nazioni, mentre infuriavano i nazionalismi etnici e l’antisemitismo. Mi è sembrato allora che fosse utile soffermarsi quest’anno, in ricordo della deportazione del 21 novembre, sui 63 bambini che ne fecero parte. Perché non sia loro negato almeno il diritto al ricordo della loro breve, in certi casi brevissima, esistenza".
 
Continuano intanto per tutto il mese di novembre le aperture del fine settimana a MEMO4345. Ogni sabato e domenica visite guidate la mattina alle ore 10.30, il pomeriggio alle ore 14.30 e 16.30 (posti limitati, consigliata la prenotazione). La prenotazione può essere effettuata presso l’Ufficio Turistico IAT di Borgo San Dalmazzo (Tel. +39 0171 266 080 – dal mercoledì al venerdì, ore 08.30 – 12.30 e 14.30 – 17.30 / sabato e domenica ore 09.30 – 12.30) o via mail scrivendo a info@memo4345.it.
 

c.s.

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