In Italia la voglia dei giovani di fare impresa non manca e lo testimoniano i 535.000 imprenditori artigiani under 40 nelle cui mani è affidato il futuro della piccola impresa italiana.
In questo contesto opera il Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato, attivo in tutto il Paese, che quest’anno ha individuato Cuneo per lo svolgimento del tradizionale appuntamento annuale dedicato alla formazione degli imprenditori associati con il meeting “Insieme oggi, prospettive per il futuro. Ambizioni, strategie e voglia d’impresa” svoltosi gli scorsi 20 e 21 ottobre presso lo Spazio Varco del capoluogo.
“L’evento - spiega Omar Garino, presidente del Movimento Giovani di Confartigianato Cuneo - parte dalla consapevolezza che alla base del mondo che cambia c’è il rinnovo generazionale, dove le nuove generazioni portano, in modo costruttivo, il loro sguardo sul mondo. Uno sguardo che, in tensione con le sfide di questo tempo, incentivi a sperimentare nuove soluzioni, in coerenza con nuove priorità, bisogni, significati e modalità di vivere e generare lavoro e benessere. E per farsi attori di questo cambiamento è necessario che tale ruolo venga riconosciuto ai giovani e che gli stessi vengano messi nelle condizioni di poterlo svolgere - nella società, nelle imprese e nelle organizzazioni - al meglio. È con questo spirito che il Movimento Giovani Imprenditori ha affrontato questo importante appuntamento annuale, guardando alla Generazioni Z ed Alpha, nella consapevolezza che il cambiamento spetta ai giovani e che è responsabilità anche nostra costruire il giusto contesto affinché questo avvenga”.
“La formazione - aggiunge Luca Crosetto, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo, nonché fondatore, nel 1994, del gruppo giovani cuneese - è uno degli strumenti fondamentali per svolgere al meglio il ruolo di imprenditori e dirigenti del Sistema Confartigianato, per comprendere ed affrontare i cambiamenti, rapidi e profondi dell’economia e della società. I giovani artigiani rappresentano il futuro del nostro settore e hanno una responsabilità in più: devono “contaminare” i loro coetanei, comunicare e diffondere il valore artigiano, mostrare le opportunità e le soddisfazioni che i giovani possono trovare in un’impresa”.
Ai lavori, cui hanno partecipato il presidente nazionale di Confartigianato Imprese Marco Granelli e il presidente nazionale del movimento giovani Davide Peli, si sono susseguiti, tra gli altri, gli interventi di Enzo Memoli (consulente di Direzione e Docente di Change & Project Management - Ideatore di “Mannaggiament” - Formazione Fuori dagli Schemi) e di Mariella Nocenzi (professoressa Associata in Sociologia generale presso l’Università “La Sapienza” di Roma, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale).