Pubblicato in origine sul numero del 16 giugno del settimanale Cuneodice - ogni giovedì in edicola:
Le vie del Signore sono infinite. È proprio il caso di dirlo quando ci si inoltra nel labirinto della biblioteca di padre Sergio a Marmora, a 1.580 metri di quota. Più di 62.000 volumi, raccolti fra il 1978 e il 2014, perfettamente allineati su scaffali di ogni foggia e materiale, senza sprecare neanche un centimetro. Acquistati, donati, accolti. Dalle finestrelle che danno sulla valle, solo il profumo dei fiori, lo scampanio delle vacche al pascolo. Il vecchio computer, degli anni Novanta, ancora lì, circondato da fogli e quaderni. Come se padre Sergio si fosse allontanato un momento, magari per preparare un caffè. Eppure lui non c’è più da otto anni, riposa nel piccolo cimitero vicino alla chiesa medievale.
Da lì sembra che continui a vegliare sulla sua biblioteca. Un capolavoro di determinazione e amore per i libri, tramandatogli dal padre, condiviso con tante persone che tra quegli scaffali hanno trovato un rifugio, un po’ di serenità. Un patrimonio di umanità che deve essere assolutamente preservato. A questo mirano gli sforzi di alcuni volontari, amici di padre Sergio, che si stanno impegnando per dare continuità al suo progetto di creare una casa per libri e uomini alla ricerca del senso della vita. Un centro di cultura e spiritualità che permetta di ritrovare il valore della semplicità, dell’autenticità, dell’amicizia disinteressata.
Un’armonia tra cultura e natura da valorizzare, senza privarla della sua ruvida essenzialità.