Il 1° aprile, il giorno di Pasquetta e del "Lunedì dell’Angelo", è tornata anche a Peveragno, come capita da decenni (oltre una trentina di anni) e come succede da tempo immemore nella vicina Boves, la "Festa delle Leve", di quelli che superano un lustro della loro vita (in questo 2024 i nati negli anni che finiscono per 4 o 9). Si racconta che l'iniziativa nacque perché arrivarono dall’allora consigliere comunale Donato Garro alcuni peveragnesi, cinquantenni-sessantenni, a chiedere come mai non si facesse la festa come avveniva a Boves. Così si partì, dando vita ad un momento molto importante per fare comunità. A differenza della città vicino, a Peveragno ad organizzare non sono i "quarantenni", ma la stessa amministrazione comunale che affianca la Pro Loco.
Immutabile è il programma: ritrovo alle 9 in piazza Toselli, davanti al Municipio, sfilata con la Banda Musicale e le majorettes "Scarlet Stars" (una decina, tra giovani e giovanissime), con tappe a cimitero e casa di riposo, messa in Santa Maria, quindi fotografie ricordo di gruppo e pranzo tutti insieme, o quasi, al campo sportivo, nella struttura chiusa del centro polifunzionale "A la sousta", con catering (salvo qualche eccezione: i giovanissimi e i più anziani, questi ultimi desiderosi di più tranquillità, che si sono organizzati in qualche ristorante).
Per quanto riguarda i gadget, la scelta è generalmente caduta su sciarpe e sciarpette, con richiamo al pesce d’aprile, visto che la giornata cadeva il 1° aprile. A precedere questa giornata, c'erano stata la consueta cerimonia di consegna da parte del sindaco della Costituzione ai diciottenni classe 2006 e i saluti a centenarie e ultracentenarie (sono tutte donne) di sindaco, vicesindaco e presidente della Pro Loco.
A proposito di centenarie, il 1° aprile c'era anche Anna Dutto, nata il giorno dell’Epifania del 1924). Ma a sfilare sono state persone "note", a partire dal sindaco Paolo Renaudi, classe 1969, all’ex assessore e consigliere comunale Claudio Tomatis, presidente della Croce Rossa Italiana, classe 1964 (classe che si è presentata con occhiali ad evocare i loro "sessanta" anni), ai vari alpini, tra cui il capogruppo onorario Luciano Civallero (classe 1939), l’attuale consigliere Luciano Dho (classe 1959) e una storica e robusta colonna del Gruppo Sergio Marchisio, il settantenne Donato Garro, il cinquantacinquenne Fabrizio Toselli. E ancora Marisa Garro, titolare della omonima trattoria di Madonna dei Boschi (di Peveragno), anche lei indomita sessantacinquenne, l’attivo altro coetaneo Giorgio Toselli, l’ex consigliere comunale Angelo Bongiovanni (classe 1954), l’ex ristoratrice Ntrita Rossi, cinquantenne, il fotografo Massimo Macagno (pur migrato nel Saluzzese), quarantacinquenne, un altro alpino come l’ottantenne Bartolomeo Giordano, classe 1944, rientrato apposta da Triste, dove risiede.
Nella giornata, i sorrisi sui volti di quasi tutti hanno coperto abbondantemente i segni lasciati dalla vita.