L'uomo che piantava alberi è un racconto allegorico pubblicato nel 1953 dal romanziere provenzale Jean Giono, pacifista e ambientalista, già autore de L’ussaro sul tetto. Questa breve storia ha come protagonista un pastore che tra 1913 e 1947 recupera da solo un'arida valle provenzale, piantando ogni giorno cento ghiande. La sua storia è raccontata da un giovane che torna a fargli visita dopo la prima guerra mondiale e nei decenni successivi, trovando ogni volta una foresta sempre più vasta e rigogliosa, che diventa zona protetta dallo Stato e attrae nuove famiglie, giovani e agricoltori, ripopolando una landa prima desolata.
Scritto in francese e poi diffuso in decine di lingue, è stato tradotto e adattato all’occitano alpino meridionale anche da Rosella Pellerino, Direttore Scientifico di
Espaci Occitan, che a Sambuco lo proporrà a un pubblico senza età, dai bambini con famiglie agli adulti che hanno voglia di riflettere poeticamente sul valore dell’ecologia e dei piccoli gesti di ogni giorno, perché come scrisse Giono “gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione".
A una presentazione dell’autore, che pone al centro di tutte le sue opere la Provenza, luogo del cuore mai abbandonato, seguiranno la narrazione e una videoanimazione della storia. L’attività, realizzata dall’Associazione Espaci Occitan in collaborazione con il Comune di Sambuco e con il sostegno della Regione Piemonte, ha una durata di circa un’ora.
Appuntamento giovedì 25 agosto alle ore 17 presso i locali del Centro di Documentazione Valle Stura di Sambuco, in via Umberto I, 50/a. L’ingresso è libero e gratuito; per info Espaci Occitan, tel. 0171904075, segreteria@espacioccitan.org, Comune di Sambuco, tel. 017196633, comune.sambuco@libero.it.