Gratitudine è una delle parole risuonate maggiormente durante la prima delle celebrazioni per i 70 anni di AFP. Insieme a dono, territorio e responsabilità. Concetti che si legano e che vanno di pari passo con la storia di una realtà diventata un punto di riferimento imprescindibile nel campo della formazione e del lavoro. Per festeggiare un compleanno così importante, l’Azienda di Formazione Professionale ha voluto intorno a sé tanti amici, scegliendo per il primo di una serie di appuntamenti lo Spazio Incontri della Fondazione CRC, a Cuneo. In un sala gremita di istituzioni del territorio, formatori e studentesse che hanno collaborato all'organizzazione dell'evento, AFP ha simbolicamente spento 70 candeline parlando delle proprie radici, ma anche e soprattutto di presente e di futuro.
È stato un emozionato presidente Gianpiero Conte ad aprire l’incontro: “La nostra è una storia ricca di successi che dura da tanto tempo, ma che oggi continua ad essere attuale - ha detto -. Questa ricorrenza è l’occasione per far conoscere meglio AFP e per raccontare il lavoro quotidiano che viene fatto nelle nostre quattro sedi”. Due a Dronero, una a Cuneo e una a Verzuolo, per una realtà che, soprattutto quando si celebra un traguardo così prestigioso, non può dimenticarsi delle proprie origini, come ha sottolineato nel proprio intervento la direttrice Ingrid Brizio: “La gratitudine va prima di tutto a don Michele Rossa, il fondatore del nostro centro: un uomo illuminato, generoso, visionario, capace di creare la prima realtà di pubblico interesse in montagna. E poi grazie a tutti voi e in particolare al nostro personale, che sul campo ha messo a disposizione le proprie idee e competenze, rendendo il nostro stile unico. Uno stile che si può riassumere nelle parole passione, senso di appartenenza, orgoglio, intelligenza emotiva, sana ambizione, visione, impegno e responsabilità. AFP si sente socialmente responsabile nei confronti del nostro splendido territorio, per questo vogliamo continuare a offrire i nostri servizi, con sempre più formazione, lavoro, educazione, inclusione, opportunità per tutti. Perché il territorio siamo noi”.
Ha preso la parola anche il padrone di casa Enrico Collidà, vice presidente della Fondazione CRC, che oltre a ricordare di essere stato in passato, per un breve periodo, professore in AFP, ha sottolineato: “Per la Fondazione la formazione è uno dei punti pregnanti dei propri programmi. Ma AFP non si occupa solo di formazione, ma anche di dinamiche di lavoro, di imprese e di territorio: per questo per me è un’emozione enorme essere qui oggi”.
Quindi il via alla tavola rotonda dedicata al territorio e alle sue dinamiche di sviluppo, moderata dal direttore di CFP Cuneo Federico Matteodo, con gli interventi di Franco Arminio, poeta, scrittore, documentarista, antropologo e “paesista”, come ama definirsi, e del giovane scienziato del clima dronerese Matteo Tolosano. Tra i punti più interessanti affrontati durante il dibattito, il concetto di sacralità del territorio: “Ogni cosa che ci circonda è gremita di cose vive, sacre, da proteggere - ha detto Arminio -: questo sguardo sulle cose produce un riguardo particolare, perché non trattiamo male le cose che pensiamo che siano sacre. Questa attenzione particolare al mondo esterno ci fa bene, i luoghi hanno un potere di guarigione, sono come una farmacia. La devozione ai luoghi è un ancoraggio in questo disastro della globalizzazione”.
Tolosano, appena rientrato da diversi viaggi per il mondo, ha aggiunto: “Ho vissuto esperienze incredibili, constatando effettivamente la sacralità della natura, una natura bellissima di cui noi siamo parte e non dominatori. Cosa mi è rimasto? Il gusto della scoperta, la curiosità e la meraviglia”. Bella anche la definizione di territorio che i due relatori hanno fornito: “Il territorio è la nostra casa - ha spiegato Franco Arminio -. Nascere in un posto non è indifferente: il territorio è la nostra occasione per essere gentili, attenti, per aiutare qualcuno. Ci può fare compagnia”. Per Matteo Tolosano “è il luogo fisico che diventa sempre più malato e che noi dobbiamo curare”.
I festeggiamenti per i 70 anni di AFP non si fermano qui. Sono in programma altri due appuntamenti da non perdere: il 21 marzo, a Verzuolo, con un focus sul tema del lavoro; il 12 aprile, a Dronero, si terrà invece il convegno dedicato alla formazione professionale.