Un tuffo nel passato, pieno di emozioni e di segreti sepolti. “La chimera” di Alice Rohrwacher è un film facilmente riassumibile, ma la facilità di sintesi che lo riguarda non deve trarre in inganno: si tratta del lavoro più ambizioso realizzato dalla regista toscana. La pellicola è il quarto lungometraggio dell’autrice, dopo l’esordio con “Corpo celeste” nel 2011, “Le meraviglie” del 2014 e “Lazzaro felice” del 2018. Già presentato al Festival di Cannes, ha ottenuto 13 candidature ai David di Donatello, secondo solo al film d’esordio di Paola Cortellesi “C’è ancora domani” (19) e a “Io capitano” di Matteo Garrone (15).
Ambientato negli anni ‘80 e incentrato sul traffico clandestino dei manufatti storici, “La Chimera” racconta la storia di Arthur, un archeologo britannico che possiede un talento: riesce a percepire, come un rabdomante, la presenza delle tombe etrusche che costellano il litorale tirrenico. Virtù apprezzata dai suoi amici tombaroli in cerca di reperti da rivendere al mercato nero. Ma, mentre loro inseguono un profitto di sopravvivenza che non li renderà mai ricchi (perché quello è il "talento" dei grandi trafficanti), "l'inglese" è alla disperata ricerca di un passaggio verso l'aldilà che potrebbe ricongiungerlo a Beniamina, la ragazza che ha amato e perduto. Italia, a dispetto del nome, è straniera come Arthur, ed è l'unica in grado di accendere nel giovane uomo un nuovo interesse per la vita. Va a stanarlo sulle pendici della città, dove vive in una baracca che solo lei trova bella, e solleva il suo sguardo da quella terra che lo attira come un magnete. Italia è anche l'unica ad intravvedere, fra gli incroci dei rami che paiono bacchette da rabdomante, il fantasma di certi uomini appesi a testa in giù, rivolti verso il mondo di sotto come Orfei irresistibilmente attratti da una loro Euridice. La notizia è che il film è stato inserito nella proposta settimanale del Cinema Monviso da giovedì 11 a lunedì 15 aprile alle 21, con l’aggiunta della proiezione delle 18.30 domenica 14.
La programmazione settimanale della sala di via XX settembre prosegue martedì 16 alle 21, con la proiezione di “The Dawn Wall”, un film proiettato nell’ambito degli appuntamenti di Cuneo Città Alpina. Si tratta di un documentario del 2017 diretto da Josh Lowell e Peter Mortimer che racconta la vita dello scalatore americano Tommy Caldwell e in particolar modo della sua salita della parete “Dawn Wall”, nel Parco nazionale di Yosemite, dopo sei anni di studio e tentativi. Nell’occasione l’ingresso sarà libero e gratuito.
Mercoledì 17 aprile alle 20.30 parte la rassegna “Oggettiva” del progetto SAI con la proiezione del film di Markus Imhoof (2018) dal titolo “Eldorado”. Il film è ambientato alla fine della Seconda guerra mondiale, quando la famiglia del regista ospita Giovanna, una bambina italiana rifugiata in Svizzera. Da qui comincia un viaggio tra i ricordi d’infanzia, quando gli immigrati non voluti erano gli italiani, e l’oggi. Tra le coste libiche, quelle del sud Italia e tutto il mare che c’è di mezzo i nuovi esclusi provano a entrare nel ‘nostro Eldorado’. Come di consueto, tutti gli eventi organizzati dal SAI sono gratuiti e a ingresso libero: è però obbligatorio effettuare la prenotazione dei posti in sala per mezzo della piattaforma Eventbrite.
Per ulteriori informazioni sulla programmazione, che può subire variazioni, è consigliato consultare questo
collegamento. In alternativa è possibile contattare l’Ufficio Spettacoli del Comune di Cuneo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30, ai numeri 0171.444.812 - 818, o ancora, nelle ore serali, l’interno del cinema: 0171.444.666. I biglietti sono acquistabili il giorno dell’evento a questo
indirizzo a partire dalle 9, oppure direttamente presso la biglietteria del Cinema da 30 minuti prima della proiezione.
Infine, si segnala che mercoledì 10 aprile, alle 21, è in programma un evento organizzato da Pro Natura.