Il 26 novembre scorso a Bologna, durante il Congresso nazionale dei Radioterapisti Oncologi è stato conferito a Elvio Russi, Direttore della Struttura Complessa Radioterapia dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle, da parte della Società italiana di Storia della Medicina e dalla Federazione delle 190 società medico scientifiche italiane (FISM) un attestato di benemerenza per l’impegno e i meriti socio-sanitari acquisiti nel corso della Pandemia SARS-Cov-2 (Covid-19). La motivazione recita: ”In un momento in cui la pandemia ha colto tutti impreparati, il Dott. Russi ha contribuito in modo fondamentale a fornire alla comunità radioterapica consigli e raccomandazioni che sono stati di grande aiuto per la gestione dei pazienti e per la sicurezza degli operatori stessi”.
Il riconoscimento prende le mosse dal concreto operato del dottor Russi che, nel marzo 2020, quale componente dell’Unità di Crisi dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle, ha percepito precocemente la gravità dell’epidemia che, in quella prima fase, aveva coinvolto pesantemente i capoluoghi Lombardi (Lodi, Cremona, Bergamo e Brescia). Di fronte al dilemma di come proseguire il trattamento radioterapico ai pazienti Covid affetti da cancro, di propria iniziativa, ha scritto l’8 marzo 2020 al prof. Conghua Xie, Direttore della Radioterapia dell’Università di Wuhan (Cina) luogo dove era esplosa la pandemia, per chiedere alcuni consigli. Dopo aver ricevuto dal collega cinese sconfortanti raccomandazioni, che tendevano ad escludere dal trattamento radioterapico i pazienti Covid, compresi quelli non critici, il Dott. Russi ha deciso di promuovere, con l’aiuto del Prof. Renzo Corvò (Università di Genova), del Prof. Stefano Magrini (Università di Brescia) e del Prof. Stefano Pergolizzi (Università di Messina) una consensus conference per elaborare raccomandazioni che fossero protettive per gli operatori sanitari, ma che limitassero i casi di interruzione della radioterapia. Per un paziente oncologico, infatti, l’interruzione della radioterapia equivale ad una importante mancata chance di guarigione.