È boom di funghi nel Cuneese, specialmente nelle vallate prealpine dove, tra la seconda e la terza settimana di settembre, c’è stata una fuoriuscita eccezionale che, rispetto all’anno scorso, registra un +20% nel periodo per le zone interessate. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Cuneo rispetto alla raccolta di porcini, gallinacci, mazze di tamburo, ovuli ed altre varietà.
A sostenere la svolta positiva nella Granda è stato un settembre 2023 che ha alternato caldo, pioggia e umidità; il freddo degli ultimi giorni - spiega Coldiretti Cuneo - ha rallentato l’uscita di nuovi funghi ma i terreni umidi per le recenti piogge, uniti ad una buona dose di sole e ad un clima più caldo previsto per l’inizio di ottobre, tornano a creare condizioni ottimali alla crescita.
“L’attività di ricerca non ha solo una natura hobbistica ma svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di ‘professionisti’ impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici” evidenzia il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
È necessario tuttavia evitare le improvvisazioni - ricorda la Coldiretti - e seguire alcune importanti regole: rispettare le norme vigenti, raccogliere soltanto funghi di cui si sia sicuri, in caso di incertezza rivolgersi sempre per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche, utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica. Per i meno avventurosi il consiglio è quello di recarsi nei mercati e nei punti vendita di Campagna Amica dove spesso è possibile acquistare anche funghi coltivati.
La buona stagione è infatti un’opportunità anche per i buongustai che preferiscono cercarli sugli scaffali. In questo caso la Coldiretti invita a verificare l’indicazione del luogo di raccolta o coltivazione in etichetta o su appositi cartellini. “Le indicazioni obbligatorie - ricorda il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu - devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, anche se esentati dal rispetto della norma di commercializzazione generale, come tartufi e funghi spontanei”. Una garanzia per sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti in Italia o se sono arrivati da Paesi lontani con minore freschezza e garanzie di qualità e sicurezza alimentare.
IL DECALOGO DI COLDIRETTI PER IL CERCATORE DI FUNGHI
1. Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche
2. Comunicare a qualcuno il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria
3. Attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi a causa della pioggia
4. Consultare i bollettini meteo e stare attenti al cambio del tempo
5. In caso di rischio fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati
6. Usare scarpe e vestiti adatti con scorte di acqua e cibo
7. Non raccogliere funghi sconosciuti
8. Verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali
9. Pulire subito il fungo da rami, foglie e terriccio
10. Per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati che proteggono il fungo