CERVASCA - All'IC di Cervasca coccarde, palloncini e manine rosse per onorare il 25 novembre

Alunne e alunni hanno celebrato il giorno contro la violenza sulla donna, portando sul territorio segni iconografici e spirituali dei loro intenti di bontà

28/11/2024 15:17

Lunedì 25 novembre, le alunne e gli alunni dell’IC Cervasca sono stati coinvolti in importanti momenti ed eventi di riflessione, per onorare La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla nonviolenza e sul rispetto delle donne.
 
Per la Scuola Secondaria di primo grado di Cervasca, il confronto in classe è avvenuto grazie alla visione di Se io non voglio tu non puoi, slogan della nuova campagna contro la violenza di genere promossa dalla Fondazione Una, nessuna, centomila: un video dai significati profondi e attuali, in cui tanti volti dello spettacolo, maschili e femminili, fanno un lungo elenco di pretesti e di cliché in nome dei quali, per lungo tempo, la violenza e la discriminazione di genere sono state giustificate e tollerate. Le ragazze e i ragazzi hanno poi vissuto momenti di dialogo condiviso e di confronto per prendere coscienza del comportamento fondamentale che sempre dovrebbe guidare i rapporti interpersonali: rispettare la scelta di una donna, ‘Se io non voglio, tu non puoi’, facendovi corrispondere il ‘Se tu non vuoi, io non posso’ dell’uomo.
 
Le scuole primarie di Cervasca, Vignolo e Santa Croce hanno celebrato la giornata del 25 novembre incamminandosi in una marcia silenziosa verso alcuni posti strategici del territorio, e soffermandosi di fronte alle panchine rosse che simboleggiano tutte le donne vittime di violenza. Qui, hanno offerto slogan, fiori e produzioni iconografiche di vario tipo inneggianti il bene, il rispetto e l’amore come valori essenziali per debellare la violenza e la sofferenza.
 
Le bambine e i bambini dell’intero plesso di Vignolo hanno partecipato all’evento commemorativo organizzato dall’Associazione Filo Donna (rappresentata dalla signora Annarella) e dalla Biblioteca Civica, con il patrocinio del Comune, incontrando il Sindaco Danilo Bernardi. Nella piazza della panchina rossa, hanno intonato alcune strofe della canzone Mariposa, di Fiorella Mannoia: importante testo musicale, dal significato profondamente attuale, che rappresenta un ‘inno alle donne’, esaltate per le loro diversità storiche e culturali e per il loro bagaglio di valori, quali il coraggio, la voglia di libertà, la forza e l’orgoglio. Ogni partecipante aveva il volto segnato da una pennellata di colore rosso ed alcuni sfoggiavano coccarde con motti contro la violenza: segni per omaggiare il 25 novembre, ma anche per dichiararsi in prima persona difensori attivi del bene, contro la violenza e la sofferenza.
 
Le alunne e gli alunni della primaria di Santa Croce hanno donato alla panchina rossa del loro paese dei palloncini impreziositi da ‘parole gentili’, come delicatezza, gratitudine, rispetto e accettazione dell’altro. Hanno voluto anche dare un segno alle riflessioni vissute in classe, realizzando un cartellone pieno di colori, dati dall’incontro delle impronte delle loro mani. La produzione artistica è stata realizzata dopo un serio dialogo svolto con i docenti, in relazione all’importanza dell’uso delicato delle mani e dei gesti quotidiani per la costruzione di un mondo buono e rispettoso, portando attenzione ad evitare azioni grossolane, offensive o violente.
 
Anche il plesso di San Defendente ha utilizzato il simbolo della mano, nato dal calco su cartoncino di tutte le mani delle alunne e degli alunni. Le impronte sono poi state montate su di un bastoncino, divenendo bandiere da sventolare, con serietà e orgoglio, in un corteo tra le vie del paese. Mani contenenti uno slogan prezioso, ossia lo ‘stop alla violenza’, scritto in tutte le lingue, da lasciare sui muretti e nelle vetrine dei negozi, da donare ai passanti o da appendere ai lampioni e ai cartelli stradali. Mani che vogliono toccare il paese e invadere la comunità, per lasciare nei cuori di chi le incontri un deciso motto anti violento.
 
La scuola primaria di Cervasca ha proposto attività in classe, di riflessione o di produzione artistica, diversificate in base all’età delle bambine dei bambini. Per i più grandi, è avvenuto un momento di sentito ritrovo presso la panchina contro la violenza alle donne posizionata nei pressi della speciale struttura architettonica che ripropone il teatro romano: importante luogo di ritrovo per la comunità e spazio privilegiato che permette alla scuola di condividere momenti celebrativi, feste e riflessioni legate ai progetti di Educazione Civica che l’intero istituto porta avanti per la crescita delle proprie alunne e dei propri alunni.

c.s.

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