Vicino a Chiesa Vecchia c’è una strada asfaltata che sale in collina. Una porta d’accesso per immergersi tra i sentieri che rendono Boves particolarmente attraente dal punto di vista naturalistico. Nel breve percorso che porta a San Pietro, l’asfalto si inerpica per la collina imbiancata dalla neve: gli alberi spogli, le foglie secche e i ricci delle castagne trasformano il paesaggio in una superficie astratta scaldata dalla luce del sole. Un paesaggio che non è mai uguale a se stesso, che muta con l’alternarsi delle stagioni e dell’ora (lo sa bene chi percorre abitualmente questi sentieri).
È in zona San Pietro che si trova “Il Bosco degli Alpaca”, dell’azienda agricola del fontanellese Gianluca Falco. Varcato il cancello della proprietà, ci si sente osservati da occhi curiosi e insistenti. Sono gli occhi grandi e rotondi di Lilli, Aramis, Desirée, Giulietta, Sid, Balou e Zara: i 7 alpaca (ma la famiglia sta per aumentare) che da febbraio sono diventati abitanti della collina bovesana.
Qualcuno avrà visto questi buffi e morbidi camelidi originari del Sudamerica in occasione del “Babbo Natale Bovesano”. Per fare amicizia con un alpaca è necessario avere un approccio corretto e rispettoso nei confronti di un animale curioso ma anche timoroso, in quanto da sempre predato. Quindi, se si vuole avvicinarlo, nessun movimento brusco, niente scatti improvvisi o toni di voce alti. Bambini, e genitori, sono avvisati. “Cercavo degli animali che mi potessero aiutare a tenere pulito il bosco e durante la ricerca mi sono imbattuto in una descrizione approfondita dell’alpaca - spiega Gianluca -. È un animale che non rovina il terreno, perché non ha uno zoccolo ma dei cuscinetti plantari simili a quelli dei cani, ed è un ‘taglia-erba biologico’ in quanto con la sua dentatura (ha i denti nella parte inferiore della bocca e la gengiva in quella superiore) taglia l’erba invece di strapparla. Gli alpaca sono molto tranquilli e sono capaci di tramettere il loro senso di calma, motivo per cui sono utilizzati nella pet therapy. E poi dalla loro fibra, l’’oro delle Ande’, si ricavano cappelli, maglioni e coperte”.
Gianluca in primavera partirà con i trekking con gli alpaca in collina. L’idea è di promuovere il territorio e di tornare a un ritmo più lento, attraverso escursioni ad anello con partenza da San Pietro, in compagnia di questi simpatici animali.