Confindustria Cuneo ha ospitato questa mattina il convegno “Ambiente e Imprese: Buone pratiche aziendali per uno sviluppo sostenibile”, mettendo a confronto il mondo accademico e le aziende del territorio che hanno raccontato come in concreto mettono la sostenibilità al centro della loro attività.
L’incontro fa parte dei focus “Le imprese per un Piemonte più sostenibile” organizzati da Confindustria Piemonte in collaborazione con le associazioni territoriali e Enterprise Europe Network - la rete che fornisce sostegno alle piccole e medie imprese attiva in più di 60 Paesi. L’obiettivo è quello di analizzare da ogni possibile prospettiva il tema della sostenibilità, mettendo a confronto aziende e esperti, per creare sinergie che in questo ambito sono fondamentali.
Ad aprire i lavori, coordinati da Elisabetta Nocera, referente del Progetto Ecosistema della Sostenibilità di Confindustria Cuneo e componente del gruppo di lavoro Sostenibilità di Confindustria Piemonte) sono stati Enrico Boccaleri, vicedirettore Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica - DiSSTE dell’Università del Piemonte Orientale e Giorgio Cantino responsabile scientifico gruppo di ricerca “SusMat - Sviluppo Sostenibile di Materiali” DiSSTE - UPO - che hanno focalizzato i loro interventi sulle metriche e gli standard per la sostenibilità ambiente a livello di prodotto, processo e organizzazione. “Sempre più aziende sviluppano modelli di business green per rendere il proprio brand più sostenibile - commenta il direttore di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio - e maturano la consapevolezza che la creazione di valore è da intendersi anche in termini di distribuzione di valore sociale all’interno di un territorio. Confindustria le accompagna con iniziative - la più recente è il progetto Ecosistema della Sostenibilità - che incoraggiano la responsabilità sociale d’impresa”.
Al centro del convegno, tre imprese che hanno illustrato le loro case history. Corrado Dentis, oltre ad essere componente del Gruppo di lavoro Sostenibilità di Confindustria Piemonte, è amministratore delegato di Dentis Recycling Italy con un fatturato di oltre 100 milioni di euro, un impianto a Sant’ Albano Stura e unità produttive in Francia e Spagna. Dentis ha illustrato l’attività promossa dalla sua impresa leader nel riciclo del PET da raccolta differenziata che puntando sul rinnovamento tecnologico è riuscita a entrare nei mercati stranieri. L’azienda parte da un rifiuto per generare una nuova risorsa utilizzabile in moltissime applicazioni e consente la reale chiusura del ciclo dell’economia circolare. Obiettivo vero il quale l’azienda si sta muovendo a grandi passi è quella del “bottle to bottle” che rappresenta la possibilità di rigenerare bottiglie, partendo da plastica conferita nella raccolta differenziata.
L’attenzione all’ambiente è al centro delle policy aziendali per SISEA S.R.L che opera a livello nazionale nell’ambito dei servizi ambientali e specificatamente nel trasporto e trattamento rifiuti, servizi Retail punti di distribuzione carburanti, bonifiche ambientali, rimozione e smaltimento amianto compatto. Lorenzo Ardito, che si occupa dei temi Ricerca e Sviluppo ha evidenziato come SISEA si sia attivata per identificare attraverso la carbon foot print i processi dell’organizzazione più impattanti, quantificando le emissioni ritenute responsabili del cambiamento climatico. Lo step successivo, a seguito delle valutazioni da parte di un Ente Certificatore, sarà quello di stabilire eventuali azioni di miglioramento e piani d’azione per diventare sempre più green. SISEA far parte del Circular Economy Network, l’organizzazione nazionale che riunisce imprese, associazioni, istituti di ricerca per dare forza, ad azioni condivise e sviluppare l’economia circolare. E in quest’ottica si pone anche l’obiettivo della collaborazione con il team dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale per misurare la circolarità delle imprese.
Per Marta Nicolino cotitolare della DODONIX S.R.L che gestisce gli impianti sciistici di Pian Munè a Paesana, la sostenibilità è la giusta armonia tra il turismo montano, l’aspetto sociale ed economico e il rispetto dell’ambiente in cui si lavora: “Il turismo è una delle voci più importanti dell’economia del Paese e del territorio. È necessario mantenere la montagna il più possibile incontaminata e dove sono presenti impianti e realtà economiche è fondamentale gestirle in modo sostenibile. È questo che fa la differenza e che viene apprezzato da chi ci sceglie. Pian Munè da piccola stazione, aperta 4 mesi all’anno, è diventata una località turistica che offre opportunità di sport e di vacanza 360 giorni all’anno: sci, ciaspole, trekking, bici… escursioni e ospitalità in baita permettono di destagionalizzare l’impianto sciistico e redistribuire gli investimenti degli enti pubblici nell’arco di dodici mesi”.
Ha chiuso i lavori, Marco Piccolo, Ceo Reynaldi e delegato CSR di Confindustria Piemonte, che ha evidenziato l’impegno costante per lo sviluppo sostenibile da parte del sistema confindustriale Piemontese, a partire dall’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite, alle iniziative condivise con le rappresentanze territoriali piemontesi, tra cui questo ciclo di incontri molto seguito dalle imprese di tutta la Regione per l’attualità dei temi trattati.