L’uso della tecnologia per procedere al rilievo dei danni causati sul territorio da eventi meteo eccezionali o calamitosi (alluvioni, frane, nevicate, valanghe, incendi boschivi) e per predisporre piani di prevenzione dei rischi il più possibile precisi, che tengano conto delle reali dimensioni di un fenomeno. Dopo varie esercitazioni sperimentali dei mesi scorsi il territorio della Granda è stato oggetto per la prima volta di un’applicazione reale di questo metodo dopo le forti nevicate dell’8, 9 e 10 marzo.
L’intervento, coordinata dalla Provincia di Cuneo e dalle Commissioni locali valanghe, si è svolto su tutte le vallate cuneesi con il supporto della Regione Piemonte e il Coordinamento regionale di volontariato di Protezione civile. Nell’operazione è stato coinvolto un velivolo leggero Cessna attrezzato per il telerilevamento, oltre all’utilizzo di droni telecomandati. I dati estremamente accurati, le immagini e le ortofotocarte realizzate vengono poi sovrapposte alle carte tecniche regionali e permettono di incrociare tutti gli elementi e le informazioni relative a strade, ponti, acquedotti, sentieri, boschi e molto altro, aggiornando la banca dati regionale relativa alle valanghe.
Il tutto in brevissimo tempo e con una precisione che in passato non era possibile ottenere dalla sola e lunga valutazione sul terreno. La Provincia ringrazia per l’attività svolta il Settore Protezione Civile della Regione Piemonte, il Coordinamento regionale di volontariato di Protezione civile, le Commissioni locali valanghe coinvolte e i tecnici dell’ufficio Viabilità dell’ente.