Domenica scorsa a Milano si sono riuniti in seduta congiunta il Consiglio Generale e l’Assemblea dei Presidenti e Segretari di F.I.V.A., la Federazione Italiana Venditori Ambulanti e su Aree pubbliche aderente a Confcommercio. Tema dell’appuntamento era l’esame del comma 686 della Legge di Bilancio 2019 che
dispone l’uscita del commercio ambulante e su aree pubbliche dall’ambito di applicazione della Direttiva Servizi, cosidetta “Direttiva Bolkestein”.
Presente ai lavori Stefano Buffagni, Sottosegretario agli Affari Regionali e Autonomie e 120 quadri dirigenti in rappresentanza di 57 sindacati territoriali, tra i quali il Sindacato Fiva-Confcommercio della provincia di Cuneo rappresentato da Gualtiero Chiaramello, Roberta Baudino, rispettivamente presidente e vicepresidente provinciale, Battista Marolo, presidente di Fiva Piemonte, Marco Scuderi ed Enrico Cavallera, funzionari.
In apertura dei lavori, Giacomo Errico, presidente nazionale di Fiva-Confcommercio, ha espresso soddisfazione per il provvedimento, dando atto al Governo di aver
mantenuto la promessa a suo tempo fatta. “Tuttavia - ha sottolineato il Presidente Errico - restano aperte alcune importanti questioni. Si è infatti creato un vuoto normativo relativo alle regole da applicare e alle norme regionali da adeguare al nuovo quadro legislativo, anche in conseguenza della incertezza della linea di confine fra tutela della concorrenza e potestà legislativa delle Regioni”. Errico ha quindi chiesto l’attivazione di un tavolo tecnico presso il MiSE su questi temi.
Per parte sua l’On. Buffagni ha dato la sua disponibilità ad una azione concertata: "Avevamo fatto una promessa e l'abbiamo mantenuta – ha sottolineato l'esponente del Governo - insieme agli impegni assunti. Ora bisogna mettere mano alle regole. Che non significa- ha aggiunto Buffagni – togliere diritti a chi li ha, ma tutelare la legalità anche per far ripartire gli investimenti nel settore. L’importante è procedere insieme”.
Buffagni ha quindi risposto alle numerose domande poste toccando i principali temi economici del momento. “Il risultato ottenuto è assolutamente positivo – ha affermato al termine dell’incontro Gualtiero Chiaramello, presidente di Fiva - Confcommercio della provincia di Cuneo – ma non ci basta. Restano troppe zone d’ombra nelle pieghe delle leggi; venendo meno l’Accordo Stato/Regioni, le nostre aziende hanno la necessità di avere una legge chiara, che regoli le modalità per poterci reintestare le concessioni scadenti il 31 dicembre 2020 e, come auspichiamo, nuovamente il rinnovo automatico. Dobbiamo – ha concluso Chiaramello - dare sicurezza ai nostri colleghi e mettere al riparo il valore delle nostre aziende”.