Non affollare gli uffici: l’appello arriva dalla direttrice delle Poste di Busca, Cristina Lasta, che si rivolge ai residenti per chiedere collaborazione in questo difficile momento. Com’è noto, infatti, si può uscire di casa esclusivamente per motivi urgenti o riguardanti l’approvvigionamento alimentare e la salute.
Ma non è ciò che si è riscontrato in questi giorni: “In posta - dice la direttrice - si recano troppe persone per operazioni rimandabili, oppure fattibili al telefono oppure online, magari con la collaborazione dei famigliari. Si creano così, purtroppo, occasioni di disagio, pericolose per la salute di tutti. Chiedo poi a chi deve venire di rispettare di buon grado le regole di sicurezza".
“Anche se in generale i buschesi hanno incominciato a collaborare bene - commenta il sindaco Marco Gallo, diffondendo l’appello - e li ringrazio per questo, ancora non tutti hanno capito la gravità della situazione che sitiamo attraversando. Le forze di polizia stanno facendo del loro meglio per monitorare il territorio, ma l’impresa risulta difficile senza una consapevolezza ancora maggiore da parte di tutti”.
Anche la consegna a domicilio di raccomandate, pacchi e atti giudiziari ci sono nuove regole che la direttrice chiede di rendere note.
Raccomandate e pacchi
dopo aver avvertito il destinatario, il portalettere arriva a casa vostra
1) suona il campanello
2) occorre rispondere e aspettare, se non c’è il citofono, aspettate a giusta distanza
3) egli vi dirà per chi è la raccomandata, da chi arriva e se la volete.
4) se dite di SI vi dirà che è autorizzato a firmarla al vostro posto scrivendo Incaricato DPCMCOVID e la metterà in cassetta postale.
Non uscite a prenderla finché il postino è lì e non chiedete la posta in mano.
Atti giudiziari
Il portalettere lascia l'avviso in cassetta perché sulla ricevuta è necessaria la firma di chi ritira. Bisognerà poi andare a ritirare l'oggetto in ufficio postale, con possibilità di delega.