CUNEO - "Attenzione alle malattie renali croniche durante il Covid"

Iniziative di sensibilizzazione nonostante la pandemia. Le riflessioni del direttore della Nefrologia e Dialisi dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle Luca Besso

Redazione 09/03/2021 12:44

 
Giovedi 11 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Rene (GMR), grande evento di sensibilizzazione sulle patologie renali, con lo slogan, per il 2021: “Vivere bene con la malattia renale. La salute dei reni per ognuno e ovunque.“
 
Per sensibilizzare la popolazione sulla cura delle patologie renali e diffondere importanti informazioni sulla diagnosi precoce, la Società Italiana di Nefrologia e la Fondazione Italiana del Rene organizzano annualmente una campagna di prevenzione che tocca decine di città italiane: anche quest’anno purtroppo non è stato possibile organizzare sul territorio la manifestazione che prevede la partecipazione volontaria diretta di medici, infermieri e rappresentanti dei pazienti nefropatici allo scopo di fornire informazioni alla popolazione e rapide consulenze.
 
I nefrologi del Piemonte e della Valle d’Aosta hanno organizzato due momenti per ricordare l’importanza delle malattie renali e della loro prevenzione: uno simbolico, con l’illuminazione della Mole Antonelliana “Luce sulle Malattie renali”, il 10 marzo dalle 18.30; uno istituzionale, l’11 marzo, con una conferenza via web a cui parteciperanno rappresentanti delle Istituzioni regionali, della Sanità, delle Associazioni dei pazienti (ANED, AIDO) e della Società di Nefrologia.
 
 
Elevata causa di morte
 
La malattia renale cronica (CKD) presenta una prevalenza intorno al 10-13% a seconda dei Paesi ed è una delle cause di morte e di elevata morbilità che più sono aumentate nel mondo nel corso degli ultimi decenni. La consapevolezza della CKD sul nostro territorio nazionale non è ancora sufficiente e necessita di un consolidamento.
 
“I reni – spiega Luca Besso, direttore della struttura complessa Nefrologia e Dialisi dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo - svolgono un lavoro silenzioso ma importante; purtroppo quando si ammalano non è facile accorgersene. Esistono fattori di rischio noti di malattia renale cronica: l’età comporta un aumento del rischio di insorgenza di malattia del 6% per ogni anno in più, l’obesità del 42%, l’ipertensione del 55%, mentre il diabete raddoppia il rischio, così come la preesistenza di eventi cardiovascolari. Infine il fumo si associa a un aumento del rischio del 34%."
 
"La diagnosi precoce e il trattamento della CKD utilizzando terapie appropriate e a costo contenuto possono rallentare o prevenire la progressione della malattia renale - continua il medico -, riducendo la necessità di terapia sostitutiva (dialisi e trapianto), le complicanze e l’elevata mortalità associata. Tenere sotto controllo la pressione arteriosa ed effettuare un esame delle urine sono i primi consigli per un’adeguata prevenzione forniti dagli esperti”.
 
Prosegue il dottor Besso: “Purtroppo la Pandemia da Covid-19, che sta provando duramente la nostra Nazione e il nostro territorio, ormai da un anno ha impedito di fatto di proseguire nelle attività di informazione ed educazione della popolazione, anche se i nostri operatori, medici e infermieri, non hanno mai smesso di occuparsi dei pazienti affetti da malattie renali nonostante l’impegno profuso anche sul versante del Covid. Lo sviluppo dei Piani locali della Cronicità nel territorio Cuneese, appena possibile, coinvolgerà anche la malattia renale cronica, sia con il monitoraggio dei pazienti a rischio, sia con la presa in carico integrata di chi già soffre di una malattia renale con possibilità di evoluzione”.

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