Promuovere una comunità inclusiva. È questo, in estrema sintesi, l’ambizioso obiettivo del progetto “Autonomia e Disabilità”, promosso dalla Fondazione CRC e realizzato grazie alla preziosa sinergia dei principali attori locali che si occupano sul territorio, a vario titolo, di disabilità. Il progetto ha un budget complessivo superiore ai 500 mila euro, di cui oltre 300 mila finanziati dalla Fondazione CRC.
Autonomia e Disabilità è la continuazione di un significativo programma di interventi - prima il progetto VelA-Verso l’Autonomia (2015-2016) e poi due edizioni di Orizzonte Vela (2017-2018 e 2019-2020) - che hanno contribuito a sperimentare soluzioni innovative e integrate per incrementare l’autonomia, la piena inclusione sociale, abitativa, lavorativa e culturale delle persone con disabilità intellettiva. Visti gli ottimi risultati, il filone si evolve con il programma “Autonomia e Disabilità” che si apre a ogni tipo di disabilità e punta a promuovere una comunità inclusiva, capace di valorizzare opportunità grazie a una coprogettazione pubblico-privata su base provinciale, favorendo percorsi di accompagnamento delle famiglie, autonomia, lavoro, nuova semi-residenzialità e sensibilizzazione della società civile. Il progetto si estende su tutto il territorio della provincia di Cuneo.
“Con il progetto Autonomia e Disabilità, la Fondazione CRC conferma l’attenzione ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie e ribadisce la volontà di lavorare per dare risposte concrete e costruire progettualità innovative, in grado di costruire una comunità sempre più inclusiva. Un lavoro, in continuità con quanto già realizzato negli anni scorsi, che è possibile realizzare grazie alla collaborazione dei tanti enti partner che, sui diversi ambiti previsti, mettono a disposizione la loro esperienza e competenza” dichiara Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC.
“Programmare e progettare insieme a livello provinciale su un tema così prezioso come quello della disabilità è sicuramente una sfida interessante che sin dall’inizio mostra la sua forza: il confronto, lo scambio e la contaminazione che avvengono nei singoli progetti e che trovano la loro sintesi nella cabina di regia, evidenziano il potenziale generativo di questo modello di intervento che vede il contributo concreto di una coralità di soggetti ordinari ed inediti. Un grazie alla Fondazione CRC, che crede in questo lavoro di rete e ha messo a disposizione risorse economiche importanti e l’esperienza maturata negli anni passati” aggiunge Giancarlo Arneodo, presidente del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese.
Gli ambiti di intervento su cui il progetto si articola sono cinque: su questi la Fondazione CRC lavorerà per un biennio, insieme ai soggetti capofila CSSM, Consorzio Monviso Solidale, Confindustria Cuneo, CSAC ed Associazione di Genitori L’Airone OVD.
Il CSSM, Consorzio per i Servizi Socio-assistenziali del Monregalese, è capofila dell’ambito “Presa in carico precoce 0-6”: in continuità con la precedente sperimentazione “Orizzonte Vela 2020/2021” che aveva permesso di costituire l’équipe “Orizzonte 0-6”, opera per fornire un sostegno specialistico e mirato alle famiglie con bambini che presentano una disabilità nei primissimi anni di vita. Questa seconda fase permetterà di affiancare un’équipe multidisciplinare ai genitori di bambini che hanno appena ricevuto la diagnosi di disabilità ed hanno necessità di supporto e orientamento ai servizi. Informazioni: Marco Fea,
progetti@cssm-mondovi.it.
Il Consorzio Monviso Solidale è capofila dell’ambito “Autonomia Lab” che punta a sostenere il desiderio delle persone con disabilità di sperimentarsi e di diventare protagoniste della loro vita, cercando soluzioni idonee che aiutino la persona a raggiungere un maggior livello di autonomia, in ambito personale, lavorativo, relazionale e nella quotidianità di casa. Il progetto è destinato a persone con disabilità medio-lieve tra i 18 e i 40 anni e alle loro famiglie, in continuità con il percorso già sperimentato con il progetto “Orizzonte Vela”. Informazioni: Carla Bruno,
carla.bruno@monviso.it; 0172/698619.
Il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese è capofila dell’ambito “Nuova Semiresidenzialità” che coinvolge la quasi totalità dei centri diurni della provincia. L’obiettivo è promuovere un movimento evolutivo unitario di queste importanti strutture in sinergia con le famiglie e il territorio, partendo dall’identificazione di una base comune metodologica e di un linguaggio condiviso. Per questo verrà avviata un’azione formativa trasversale che coinvolga operatori dei centri diurni, assistenti sociali ed educatori del territorio, con la presenza attiva delle famiglie. Per pensare ad un’azione propulsiva del centro diurno verso l’esterno si individuerà inoltre la nuova e sperimentale figura dell’operatore dell’inclusione. Informazioni: Alessandro Cosio,
alessandro.cosio@csac-cn.it.
Confindustria Cuneo è a capo dell’ambito “Disability Manager” che intende far crescere una cultura inclusiva all’interno delle imprese associate, promuovendo un innovativo inserimento socio-lavorativo delle persone con disabilità, con particolare attenzione ai bisogni della persona, alle necessità aziendali e alla pianificazione delle attività con i soggetti coinvolti. Per questo si sta già lavorando con l’obiettivo di sensibilizzare le aziende private del territorio, migliorando la gestione relativa all’inserimento della persona nel contesto produttivo e creando nuovi processi inclusivi grazie alla collaborazione con la figura di un Disability manager, professionista capace di far incontrare in modo virtuoso le esigenze di lavoratori disabili e imprese. Informazioni: Alessandra Dogliani,
a.dogliani@confindustriacuneo.it.
L’Associazione di Genitori L’Airone OVD è capofila dell’ambito “Sensibilizzazione” che intende costruire città adatte alle esigenze di tutti, in continuità con quanto già realizzato con il precedente progetto dalla Fondazione CRC. In questa nuova fase si coinvolgeranno bar e luoghi ricreativi in cinque città (Cuneo, Alba, Mondovì, Bra e Savigliano) per trasformarli in ambienti facilitanti per le persone con disturbi della comunicazione. L’attività prevede la sensibilizzazione del personale coinvolto e lo studio, la progettazione e la fornitura di menù realizzati con la tecnica della comunicazione aumentativa alternativa. L’obiettivo è puntare alla costituzione di una rete di negozi ed esercizi commerciali dove persone con disabilità e le loro famiglie possano trovare serenità nell’accoglienza e strumenti comunicativi facilitati con l’utilizzo, per esempio, di simboli. Informazioni: Aurora Rubiolo, 0175/062985.
I singoli programmi di intervento sono promossi attraverso la collaborazione e la sinergia dei principali attori locali che si occupano a vario titolo di disabilità, in particolare enti gestori dei servizi socio assistenziali, aziende sanitarie locali, cooperative sociali, associazioni di famiglie, mondo della scuola, ma anche sistema imprenditoriale, con la volontà di sviluppare e rafforzare modalità di coprogettazione delle iniziative.