Domenica 7 novembre Bombonina inaugurerà il suo nuovo salone polivalente. Il taglio del nastro è previsto nel primo pomeriggio, alle 14.30, alla presenza delle autorità. Hanno annunciato la loro presenza il sindaco di Cuneo Federico Borgna, l’assessore alle Frazioni Luca Serale e i rappresentanti della Fondazione CRC e delle banche locali che hanno contribuito alla realizzazione dello stabile. Alla cerimonia inaugurale seguirà un rinfresco.

 

La struttura sarà dedicata a don Giuseppe Parola, parroco di Bombonina, Madonna delle Grazie e Tetti Pesio colpito da un male incurabile e scomparso otto anni fa. Nonostante il suo ministero sacerdotale sia durato poco più di due anni, il presbitero ha lasciato il segno nella comunità, come spiega il presidente del Comitato di Quartiere Pietro Fiocco: “Ci siamo ritrovati tutti d’accordo nell’intitolare il salone a don ‘Gi’, che aveva un grande spirito di innovazione: in poco tempo aveva rinnovato il vecchio Acli trasformandolo un ristorante e tante altre idee aveva in cantiere, purtroppo non ha avuto il tempo di realizzarle”. Domenica verrà scoperta una targa in suo onore, con tanto di benedizione ad opera dell’attuale parroco di Bombonina don Paolino Revello. La realizzazione, seguita dallo studio Pellegrino-Pecollo di Roata Rossi, è stata possibile anche a un’altro presbitero, don Giovanni Ferro - oggi a Confreria -, che nel 2017 aveva concesso in comodato d’uso gratuito l’area alla frazione.

 

Il nuovo salone polivalente di Bombonina, a cui si può accedere tramite il portone principale da 8 metri, misura 200 metri quadrati coperti, è piastrellato e riscaldato, oltre a essere attorniato da un cappotto termico in linea con l’attenzione alla sostenibilità ambientale. Dotato di bagni e di una cucina, si presta a diversi utilizzi: “Alcune mamme hanno già chiesto di poterlo affittare per festeggiare il compleanno dei bambini, ma si presta anche per feste e cerimonie in quanto abbiamo la possibilità di avere tavoli e sedie”.  “A volte frazioni non basta il ‘bla bla bla’, contano le opere che si fanno” conclude sarcastico il presidente Fiocco, riferendosi al tormentone lanciato dall’attivista svedese Greta Thunberg.