Mille e cento nomi, una lettura durata oltre 40 minuti. Nel pomeriggio di ieri, domenica 19 marzo, Borgo San Dalmazzo ha ricordato, scandendone i nomi uno per uno, le vittime delle mafie. La cerimonia si è svolta in piazza Falcone e Borsellino, la lettura è stata affidata ad amministratori comunali, rappresentanti delle istituzioni, giovani e comuni cittadini. L’iniziativa faceva parte del programma della prima edizione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile.
Erano presenti tra gli altri Giovanni Damiano, figlio di Amedeo, presidente dell’uso saluzzese ferito mortalmente in un agguato nel 1987, Paolo Macagno, Francesca Galliano e Franco Danzi di Libera, Alessandro Ferrero, presidente dell’Ordine degli Avvocati, Stefania Fiorello, vice presidente di Fab Lab, e la consigliera provinciale Simona Giaccardi. Tra gli interventi più sentiti quello di Fabiola Caracappa, insegnante della scuola media borgarina, originaria di Capaci, che ha letto un suo intimo scritto sul momento dell’uccisione di Giovanni Falcone e su come i giovani hanno reagito.
Le iniziative continueranno martedì 21 marzo alle ore 20.45 presso l’auditorium cittadino con lo spettacolo teatrale “Senza motivo apparente” e giovedì 23 marzo alle ore 20.30, nel salone consiliare, con un Consiglio aperto di Confartigianato Cuneo (zona di Borgo) sul tema “Abusivismo, danno economico sociale”.