Il centro diurno per disabili Casamica di Busca fu aperto nel 2004: la nuova struttura, ricavata al posto del vecchio ospizio, fu finanziata quasi completamente dal Comune, con fondi vincolati derivanti da alienazioni di beni. Intervenne anche il Consorzio socio-assistenziale Grana e Maira, allora presieduto da Luca Gosso, ente gestore del servizio, che completò l’opera con la costruzione del terzo piano.
In oltre sedici anni di attività, il centro è sempre stato attivo, svolgendo un ruolo fondamentale nel campo dell’assistenza e importante per tutta la città, legato ad essa con una frequentazione e una vicinanza reciproca. La pandemia da Covid 19, che un anno fa si è abbattuta su tutto il mondo e anche qui, ha imposto la sospensione del servizio per motivi di sicurezza.
Da quando, nel mese di giugno 2020, il centro ha potuto riaprire, alcune norme molto stringenti di prevenzione e contenimento hanno costretto gli operatori (ora nell’ambito della gestione del Consorzio socio-assistenziale del Cuneese, al quale nel 2017 si è unito il Grana e Maira) a lavorare in “bolle” isolate e, per garantire a tutti una frequentazione, sia pure parziale, si è reso necessario programmarne le attività in turni. Infatti, per rispettare tutte le disposizioni normative, soltanto una parte degli ospiti, che in tutto sono 21, poteva essere presente contemporaneamente nei locali a disposizione. Perciò, i giorni di frequentazione effettiva erano, di fatto, quasi dimezzati.
Tutto questo fino ad oggi. Ma da ora c’è una soluzione.
“Per andare incontro a questa situazione – dice il sindaco, Marco Gallo - abbiamo cercato un’alternativa, utile per lo stretto tempo necessario. Casamica è una realtà importante di Busca, i suoi ospiti e i suoi operatori ci sono vicini, anche sentimentalmente”.
“Si trattava - spiega la assessora ai Servizi sociali, Beatrice Aimar - di trovare alcuni locali adatti per rendere possibile il rientro a tutti contemporaneamente, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì. Abbiamo così individuato in alcuni spazi di Casa Francotto, che si trova a poca distanza da Casamica, il luogo dove poter ospitare gli utenti. Appena ottenuta l’autorizzazione da parte della commissione di vigilanza dell’Asl, da oggi, lunedì 1° marzo, e almeno fino al 30 giugno, Casa Francotto diventa nei giorni feriali una succursale di Casamica. Siamo molto contenti di poter ospitare in una struttura pubblica comunale coloro che in questo momento hanno bisogno più che mai e più di tutti di uscire dall’isolamento del lockdown. Agli amici ospiti, ai loro assistenti e alle loro famiglie diamo un caloroso benvenuto, sperando che la sistemazione provvisoria non duri molto e che risulti comunque accogliente”.
“Siamo grati all’amministrazione comunale di Busca – commentano dal Consorzio il presidente Giancarlo Arneodo e il direttore Giulia Manassero – per gli spazi aggiuntivi messi a disposizione, che permettono di riportare la frequenza a cinque giorni alla settimana per tutti gli ospiti. Siamo consapevoli che i mesi passati sono stati molto faticosi per le famiglie e speriamo da oggi di poter dare nuovamente un servizio completo e rispondente alle necessità, così come siamo impegnati per raggiungere questa frequenza piena anche negli ultimi tre centri diurni di Cuneo dove sono all’esame della Commissione di Vigilanza dell’Asl CN1 gli spazi reperiti con il Comune”.