CUNEO - Cablatura dei condomini, cosa si può fare a Cuneo (e cosa no)

In un incontro con gli amministratori (solo sette su 51), gli uffici comunali hanno ricordato le procedure da osservare per allacciamenti e connessioni negli stabili

15/10/2024 13:25

L’amministrazione di Cuneo e i tecnici comunali hanno voluto incontrare la scorsa settimana gli amministratori di condominio della città per offrire informazioni circa le operazioni di cablatura del territorio comunale attualmente in atto, alla luce delle indicazioni definite nel nuovo regolamento comunale di arredo urbano. Hanno partecipato 7 amministratori condominiali fra i 51 invitati all’incontro con l’assessore con delega agli affari legali Valter Fantino, il consigliere Silvano Enrici, consulente per i sottoservizi, e i competenti uffici dell’amministrazione comunale.
 
Il momento informativo è servito per illustrare le corrette procedure che tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di cablatura del territorio - cittadini, amministratori di condominio, amministrazione comunale e operatori - sono tenuti a osservare nell’ambito delle normative applicabili e del regolamento comunale in vigore. Se gli operatori di rete hanno il diritto di far terminare la propria rete nella sede dell'abbonato, devono però ottenere l'accordo dell'abbonato e ridurre al minimo l'impatto sulla proprietà privata di terzi, così come previsto dalle normative vigenti. È infatti importante che gli amministratori di condominio conoscano - in ragione del ruolo che ricoprono - le regole previste dal Comune di Cuneo, secondo le quali le reti e i relativi allacciamenti e connessioni degli edifici e delle singole unità immobiliari alle reti non devono essere visibili e il suolo o le facciate eventualmente oggetto di opere devono essere ripristinate e rifinite a regola d’arte a seguito dell’intervento. Quando la posa delle reti tecnologiche è effettuata da soggetti terzi, deve comunque sempre coinvolgere i proprietari o gli amministratori per identificare la soluzione ottimale di ingresso della rete nel fabbricato.
 
Anche gli interventi per gli allacciamenti e/o le connessioni degli edifici o delle singole unità immobiliari con la rete primaria, in particolare per quanto concerne le reti tecnologiche e di comunicazione elettronica (siano esse primarie, secondarie o sezioni terminali/”ultimo miglio”), dovranno essere razionalizzati e minimizzati al fine di garantire che i cavi del servizio tecnologico non percorrano le facciate o porzioni di facciata visibili dallo spazio pubblico o che si installino componenti di rete non strettamente necessari.
 
Qualora sia effettivamente impossibile adottare soluzioni non visibili, occorrerà in ogni caso attenersi a specifici criteri tecnici contemplati nel Regolamento all’art.32. Questa possibilità di deroga non si potrà mai applicare all’interno delle aree storico-aulica e storico-ambientale, cioè nel centro storico della città, dove nessun componente può essere installato a vista su facciate o porzioni di edificio visibili da spazi pubblici. 
 
Così l’assessore Valter Fantino: “L’incontro è stato pensato per fare arrivare ai proprietari di alloggi condominiali o abitazioni singole un aiuto in relazioni alle operazioni di cablatura in corso in città. Ci è spiaciuto che solo 7 amministratori, su 51 che avevamo invitato, abbiano partecipato alla riunione. Ora abbiamo scritto nel dettaglio agli amministratori, invitandoli a considerare con cura questi aspetti in relazione agli immobili di cui si occupano. Da parte degli uffici competenti (Ufficio Strade e Ufficio Arredo Urbano e Tutela del Paesaggio) la disponibilità è, come sempre, massima: potranno affiancare amministratori e proprietari nelle fasi di sopralluogo, per definire le modalità di accesso ottimali all’immobile e/o la connessione con il singolo abbonato, offrendo supporto tecnico qualificato ed eventualmente operativo”.
 
Il Regolamento in questione è disponibile qui.

c.s.

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