Si sono insediati nei giorni scorsi i dodici Comitati di Gestione dei Comprensori Alpini (Ca) e degli Ambiti Territoriali di Caccia (Atc), istituiti per la gestione faunistica, ambientale e venatoria del territorio agro-silvo-pastorale, con le contestuali elezioni dei relativi presidenti e vice presidenti. Gli uffici della Provincia hanno provveduto, nei mesi precedenti, a raccogliere le designazioni delle associazioni e degli enti proponenti, a controllare i requisiti di compatibilità e a costituire gli stessi Comitati, oltre a presiedere le prime riunioni di insediamento tenutesi tra il 6 e il 10 marzo 2023.
La normativa in materia di caccia prevede infatti che, decorsi quattro anni, siano attivate le procedure per l’istituzione dei nuovi Comitati di Gestione degli Atc e dei Ca provinciali. Per il territorio cuneese la Regione Piemonte ha disposto la costituzione di 5 Atc e 7 Ca, prorogando i Comitati uscenti fino al 28 febbraio 2022. Questi Comitati sono composti da dieci membri così ripartiti: tre rappresentanti designati dalle organizzazioni professionali agricole, individuati tra i proprietari o conduttori, titolari o coadiuvanti, di fondi ricompresi nell’Atc o nel Ca; tre rappresentanti delle associazioni venatorie riconosciute ai sensi della legge regionale 157/1992, dove presenti in forma organizzata nel territorio, con residenza venatoria nell’Atc o nel Ca; due rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale riconosciute e con sedi effettivamente operanti nel territorio della provincia interessata; due rappresentanti delle associazioni rappresentative degli enti locali compresi nell’Atc o nel Ca.
Nei giorni scorsi il presidente della Provincia Luca Robaldo, il consigliere provinciale delegato Silvano Dovetta e la consigliera provinciale di zona Annamaria Molinari hanno incontrato i nuovi presidenti dei Comitati di gestione per augurare loro buon lavoro e per fare il punto della situazione sulla peste suina chiedendo la collaborazione degli Atc e Ca per affrontare insieme questo grave problema che minaccia anche il territorio cuneese.