Conto alla rovescia iniziato per il cenone di San Silvestro. Il Piemonte è da sempre in pole position con la sua tradizione di vini d’eccellenza che annovera etichette particolarmente adatte per i brindisi delle feste. Dall’Asti spumante al Moscato d’Asti, la cui produzione si aggira su oltre 100 milioni di bottiglie, dall’Asti tipologia secco, 2 milioni di bottiglie, al Brachetto con oltre 5 milioni di bottiglie fino all’Alta Langa di cui se ne producono 1,3 milioni: i consumatori non hanno che l’imbarazzo della scelta. Oltre al vino, per il tradizionale menù di Capodanno, a trionfare sulle tavole è la carne: dal tipico cotechino ai salumi fino al vitello tonnato, dalla battuta al coltello ai plin col sugo d’arrosto fino all’immancabile ragù per preparare primi appetitosi, dal cappone ripieno alla rolata, dal brasato al bollito e molto altro ancora: un trionfo di carne di eccellente qualità per soddisfare diversi palati. Da non dimenticare anche il pesce di lago delle imprese di Coldiretti del Lago Maggiore, secondo lago italiano per superficie che è di 212 Km quadrati, con un perimetro di 170 km e una lunghezza di 64,37 km (la maggiore tra i laghi italiani). In questo periodo dell’anno si pesca la trota di lago, il persico, il lucioperca, il luccio ed il gardon. Tante le ricette adatte per queste feste e per il cenone di Capodanno: dal risotto al pesce persico alla trota di lago ripiena, ma tra i piatti più richiesti c’è il filetto di persico burro e salvia che, pur nella sua semplicità, sprigiona tutto il gusto del pesce di lago.
“Scegliere il vino, la carne ed il pesce di lago Made in Piemonte significa incentivare l’economia del nostro territorio oltre ad assicurare tracciabilità e genuinità a tavola durante il classico cenone di San Silvestro e nei momenti di festa di questo periodo - commentano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. I nostri vini per i brindisi delle feste sono tutti Docg di cui si ha assoluta garanzia sulla provenienza delle uve e sulla lavorazione esclusivamente territoriale: un valore aggiunto non da poco quando sono all’ordine del giorno truffe ed imitazioni. Il Piemonte, per quanto riguarda la carne, detiene il primato in Italia nella valorizzazione delle carni da razze storiche italiane e la zootecnia riveste un ruolo di grande importanza per il tessuto economico regionale. Il Piemonte conta, oltretutto, 14 Dop, 9 igp, 19 Docg, 42 Doc, oltre ad un gran numero di biodiversità che contribuiscono ad accrescere il patrimonio agroalimentare Made in Italy. Per gli ultimi acquisti – concludono Brizzolari e Rivarossa - consigliamo, quindi, le aziende e i mercati di Campagna Amica (www.campagnamica.it) per avere la garanzia di acquistare qualità, freschezza e genuinità, preservando la sicurezza alimentare”.