Per i vent’anni dalla nascita dei Garanti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, meglio conosciuti come Garanti dei detenuti (ma non solo), la Provincia ha ospitato in Sala Giolitti martedì 23 maggio un incontro con tutti i soggetti e le istituzioni coinvolte. L’iniziativa è partita da Bruno Mellano, Garante della Regione Piemonte, in collaborazione con la Provincia come occasione per fare un punto della situazione. Era presente il presidente della Provincia Luca Robaldo che ha sottolineato l’importanza della figura del Garante per ciò che rappresenta per il nostro sistema penitenziario. “Quello di oggi – ha detto Robaldo – è un evento molto significativo che mette al centro la provincia non come ente perché non abbiamo competenze nel settore, ma per geografia perché il nostro territorio ospita ben quattro istituti penitenziari e altre strutture collegate”.
Ha preso poi la parola Stefano Anastasìa, Garante della Regione Lazio, portavoce della Conferenza dei Garanti e presidente onorario di Antigone. “I Garanti territoriali sono nati un po’ per caso – ha ricordato Anastasia -, all’inizio si pensava a una sperimentazione a livello locale, poi il percorso è continuato e oggi Comuni, Province e Regioni hanno un Garante e da poco ne è stato istituito uno anche a livello nazionale. Questa esperienza ci abbia fatto riscoprire l’apporto e la responsabilità dei territori e della cittadinanza in quella che è l’esecuzione della pena”. Anastasìa ha poi citato l’articolo 27 comma 3 della Costituzione (“Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”) e di come servano, perché questo principio venga attuato, i Garanti territoriali il cui ruolo va rafforzato.
Al dibattito sono poi interventi Paola Ferlauto (Garante della Città di Alba e Garante della Città di Asti), Paolo Allemano (Garante della Città di Saluzzo), i direttori delle carceri Assuntina Di Rienzo (Fossano), Domenico Minervini (Cuneo) e Giuseppina Piscioneri (Alba), la rappresentante della Camera Penale del Piemonte Occidentale e Valle d’Aosta Dora Bissoni, il direttore dell’Uepe Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna di Cuneo Elena Boranga, Mario Tretola presidente regionale delle Acli Piemonte, i volontari Paolo Romeo presidente dell’associazione “Ariaperta” e Carla Vallauri presidente dell’associazione “Sesta Opera”. Al termine il contributo dei responsabili dell’Area Rieducativa Gaetano Pessolano (Cuneo) e Antonella Aragno (Fossano) e le conclusioni dello stesso Anastasìa.