Agli ottavi di finale l'Italia batte l'Austria due a uno nei tempi supplementari. Gli azzurri ringraziano la panchina lunga, in particolare Chiesa, determinante al suo ingresso con un gol e giocate che hanno impensierito la retroguardia avversaria, e Pessina (anch’egli in rete da subentrante, a conferma di una straordinaria capacità realizzativa in azzurro).

 

Si allunga anche la serie di partite utili consecutive, la squadra di Mancini fa 31 e batte quella di Pozzo, e il trend delle vittorie arrivate a 12, sebbene cada l’imbattibilità del portiere azzurro (non prima di aver superato il primato di 1143 minuti di Zoff). Ma nella notte di Wembley, magica soprattutto per il risultato, non è questo che conta: l’importante per l’Italia del calcio è essere arrivata tra le migliori otto d’Europa.

 

Al triplice fischio anche a Cuneo è iniziata la festa per le vie della città con festosi caroselli d’auto, trombe e clacson “liberatori”.