Si respira aria di primavera al Cineclub Lumière, che, dalla stagione 2004/2005 si occupa di promuovere la conoscenza e la fruizione del cinema d’essai e di favorire la diffusione di opere dall’elevato valore culturale.
A partire da metà aprile la nuova rassegna, che durerà fino al 2 giugno, proporrà film d’autore, i venerdì sera alle 21. Un’iniziativa che - come la precedenti di quest’anno e di autunno 2022 - ha visto la partecipazione dei giovani nella selezione dei film. La volontaria Sabrina Dutto, cuneese di 21 anni, ha coordinato i lavori di selezione delle opere cinematografiche. Sabrina è al terzo anno di Dams, indirizzo storico-metodologico e ha frequentato masterclass, corsi e master sull’organizzazione di eventi musicali, teatrali e cinematografici. Nel 2022 ha partecipato a nome del Lux, a festival cinematografici come le giornate Cinè a Riccione, la mostra cinematografica di Venezia e il festival di cinema d’Essai di Mantova.
Per questa rassegna ha svolto un lavoro di squadra che ha portato alla selezione di otto opere che saranno presentate ogni venerdì alle 21, dal 14 aprile al 2 giugno. I titoli proposti saranno rispettivamente “L’Immensità” di Emanuele Crialese, “Un vizio di famiglia” (L'origine du mal) di Sébastien Marnier, “Eo” di Jerzy Skolimowski, “Le buone stelle - Broker” di Kore'eda Hirokazu, “ Nezouh - Il buco nel cielo” di Soudade Kaadan, “L’Innocente” (L'Innocent) di Louis Garrel, “Close” di Lukas Dhont, “Living” di Oliver Hermanus. Le proiezioni saranno precedute da una breve presentazione del film a cura di Sabrina, come avvenuto nel corso delle puntate passate.
“Ho cercato di riprendere il filone iniziato a novembre con la rassegna autunnale - dice - che è continuato in quella invernale fino ad arrivare alla primaverile di quest'anno. L'idea è sempre quella di spaziare il più possibile nei generi e di includere sempre più fasce di pubblico, in particolare quello giovane”. Per raggiungere questo obiettivo, ha cercato di intercettare alcuni titoli acclamati dalla critica e presentati ai festival più prestigiosi. “Vediamo una ripresa rispetto agli anni della pandemia, ma c’è ancora molto margine di miglioramento”, conclude Sabrina Dutto, sperando che la situazione torni agli anni precedenti la crisi del Coronavirus.