Il "tesoro" del Monte Cavanero è tornato a brillare nella sezione archeologica del Complesso Museale "Cav. G. Avena" dalla quale mancava dall’aprile 2019.
La preziosa collezione di bronzi di Chiusa Pesio era stata scambiata con quella di Moriez (Francia) per la mostra internazionale Tesori alpini dell'età del Bronzo | Trèsor alpins du l'âge du Bronze allestita in contemporanea sino al 30 novembre dello scorso anno nell’Avena e nel Musèe de Préhistoire des gorges du Verdon.
Un’iniziativa di alto valore culturale e promozionale dei territori transfrontalieri a cavallo dell'arco alpino meridionale nell’ambito del progetto Alcotra Tra[ce]s – Trasmettere la ricerca archeologica nelle Alpi del Sud condotta con il coordinamento scientifico della Soprintendenza SABAP-AL e del Museo con sede a Quinson.
I reperti del Cavanero al loro rientro in Italia sono stati custoditi nel caveau del museo Avena fino a mercoledì 16 settembre, giorno in cui sono stati risistemati nella loro teca dal restauratore Alessandro Sani e dal funzionario dott. Gian Battista Garbarino della Soprintendenza SABAP-AL.
Con l’allestimento del "ripostiglio" dei bronzi del Cavanero – la denominazione di "ripostiglio" è perché i reperti erano probabilmente il deposito di un artigiano attivo nella prima età del ferro – ha riaperto al pubblico la sezione archeologica del Complesso Museale "Cav. G. Avena" che, per tutto settembre, sarà aperta dal martedì al sabato ore 9.30-12/15.30-17.30, domenica ore 9.30-12.30/15-18.
Per informazioni: tel. 0171/734990 e-mail: valle.pesio@gmail.com