Nell’ultimo fine settimana si è svolta, in frazione San Rocco Castagnaretta di Cuneo, la 94ª Mostra Regionale Ortofrutticola. Lungo lo spazio espositivo di viale San Sereno le organizzazioni agricole di categoria hanno allestito la vetrina delle migliori produzioni di frutta e ortaggi della provincia “Granda”. Un’esplosione di colori, profumi e sapori proposti con sapienza ed eleganza nel solco della tradizione contadina. Anche quest’anno, come tutte le stagioni passate, all’iniziativa ha partecipato in modo concreto Cia Cuneo. I tecnici dell’Associazione hanno presentato, con fantasia e creatività, le eccellenze fornite da nove associati: Bianca Rosa Garelli di Cervere; Mario Giordanengo di Robilante; Andrea Fornero di Busca; Fausto Aimar di Tarantasca; Matteo Chesta di Bernezzo; Valter Andrea Giordano, La Bianchina Sas; Società Agricola Mattiauda fratelli e Remo Sigismondi di Cuneo. Il coordinamento dell’area espositiva è stato curato da Giovanni Cordero: responsabile tecnico dell’organizzazione agricola. Dice: “Ringraziamo il Comune di Cuneo e il Comitato organizzatore di San Rocco Castagnaretta che, attraverso la manifestazione, credono fortemente nel valore delle nostre eccellenze ortofrutticole. E un grazie va ai nostri produttori”.
Cosa rappresenta la Mostra per Cia? “È una vetrina importante per l’ortofrutticoltura provinciale. Inoltre, è anche l’occasione per tirare le prime somme della stagione agraria”.
Quindi, si può fare un primo bilancio della stagione produttiva per la frutta e la verdura. Come sta andando? “A parte le zone colpite dai fenomeni climatici devastanti, la produzione è stata buona sia a livello quantitativo che qualitativo. Alcune malattie fungine hanno richiesto maggiore attenzione, senza, però, eccessivi problemi. Gli agricoltori non hanno più dovuto affrontare la siccità dello scorso anno, ha piovuto e c’è stata la possibilità di irrigare le colture in modo sufficiente”.
La questione prezzi di vendita? “I problemi maggiori continua ad averli la frutta. Quella estiva non ha spuntato importi soddisfacenti. E, ora, c’è la grande incognita delle mele di cui si inizierà la raccolta a breve. L’intero settore frutticolo fatica parecchio a coprire i costi di produzione. Nel comparto orticolo, invece, chi effettua la vendita diretta ai consumatori riesce a gestire bene la situazione. Con un mercato che è cresciuto. Quanti, invece, vendono all’ingrosso devono fare i conti con qualche problema: o hanno la disponibilità degli ortaggi in anticipo o dopo il boom stagionale oppure nel periodo di maggiore produzione i prezzi calano drasticamente. Incidendo, anche in questo caso, in modo pesante sui costi e sui margini di guadagno”.