Previsione di misure dello Sviluppo Rurale per la cura del patrimonio forestale e, soprattutto, il mantenimento in buono stato dei castagneti. I vertici di Cia Cuneo lo avevano chiesto nello scorso mese di maggio durante l’incontro con gli assessorati alla Montagna e all’Agricoltura della Regione. Presentando anche un documento di proposte, firmato dal presidente provinciale Claudio Conterno. In questi giorni la Regione ha aperto il bando riguardante l’intervento SRG08 “Sostegno ad azioni pilota e di collaudo dell’innovazione”. Obiettivo? Sostenere la cooperazione fra proprietari e gestori di boschi in modo da attuare la gestione in forma associata dei boschi e dei castagneti da frutto tradizionali piemontesi, così da facilitarne il ripristino e il miglioramento a tutela anche del territorio altrimenti, in molti casi, abbandonato. Sostenere la cooperazione fra diversi attori del comparto forestale e di quello castanicolo con lo scopo di attuare investimenti condivisi - gestire in forma associata piazzali, macchine e impianti - in modo da favorire lo sviluppo dello stesso settore forestale. L’approccio associativo porta una ventata di novità perché, spesso, le proprietà private risultano essere molto frammentate. Uno dei partner del gruppo deve assumere il ruolo di capofila, che diventa l’interlocutore unico di riferimento con la Regione per tutti gli aspetti tecnici e amministrativi legati alle domande presentate. Sono disponibili 6 milioni di euro. Il sostegno è del 100% dei costi, sotto forma di contributo in conto capitale. Per ogni progetto la spesa minima ammissibile è di 10.000 euro, quella massima di 600.000 euro. Le richieste di finanziamento vanno inviate, con trasmissione telematica, entro venerdì 8 marzo 2024.
Interventi previsti
Per i boschi il bando prevede interventi selvicolturali a macchiatico negativo: cioè quando il guadagno ricavato dal taglio è inferiore alle spese sostenute. Per i castagneti da frutto tradizionali le operazioni possibili sono: potature straordinarie, anche con tecniche di tree climbing; eliminazione della vegetazione infestante, pulizia del terreno con gestione del materiale vegetale che ostacola la raccolta delle castagne, ma con divieto della pratica dell’abbrucciamento; reimpianti e innesti o reinnesti con materiale appartenente a cultivar inclusi nel Registro nazionale delle varietà delle piante da frutto ammesse alla commercializzazione, così da ripristinare la densità ottimale dei castagneti; piccole sistemazioni del terreno con l’obiettivo di favorire l’accessibilità, le lavorazioni e il mantenimento del paesaggio (muretti a secco). Sono esclusi gli interventi riguardanti la viabilità agro silvo pastorale.
Cosa dice Cia Cuneo?
Qual è il parere di Cia Cuneo sulla misura? Risponde il direttore provinciale, Igor Varrone: “Il bando è appena uscito e dobbiamo ancora verificarne il contenuto nei dettagli. Però, la Regione ha condiviso le nostre sollecitazioni e proposte raccolte dopo un anno di confronto con le aziende di montagna e quelle castanicole”.