La Regione Piemonte ha aperto il bando per la campagna 2024 riguardante i “Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali. Nuove adesioni” ancora riferita alla misura 10 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022. La dotazione finanziaria complessiva è di 16.574.165 euro, avanzata e recuperata da quella precedente programmazione. Le domande, come indicato dal Ministero dell’Agricoltura, vanno presentate entro il 15 maggio 2024. Gli impegni ad adottare quanto previsto dalla misura devono durare un anno e sono relativi a quattro linee di intervento.
La prima: prevedere tecniche di agricoltura conservativa, come la semina su sodo e l’apporto di matrici organiche in sostituzione della concimazione minerale. Obiettivi? Migliorare la conservazione del suolo; limitare la contaminazione delle risorse non rinnovabili da parte delle attività agricole; diffondere pratiche agricole e forestali idonee a incrementare il sequestro di carbonio e a ridurre le emissioni; concorrere alla conservazione della sostanza organica e della biodiversità del terreno.
La seconda: adottare tecniche per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera. In quale modo? Distribuire gli effluenti non palabili con interramento immediato o sottocotico oppure rasoterra in bande. La terza: allevamento di razze autoctone altrimenti minacciate di abbandono. Lo scopo primario della misura è costituito dalla salvaguardia del patrimonio genetico e la valorizzazione dei sistemi agro-zootecnici delle aree, per lo più marginali, nelle quali sono attualmente allevate le razze locali. L’intervento contribuisce a soddisfare le necessità del territorio regionale che richiedono il ripristino, il mantenimento e il miglioramento della biodiversità naturale e agraria.
La quarta: gestione eco-sostenibile dei pascoli. La misura si pone l’obiettivo di migliorare la gestione dei pascoli alpini perché rappresentano degli eco-sistemi ad alto valore ecologico e a elevato grado di biodiversità. La convenienza a utilizzarli però è molto esigua in assenza di sostegno pubblico, con la conseguenza di un loro possibile abbandono e degrado.
Cosa ne pensa Cia Cuneo?
Qual è il giudizio di Cia Cuneo sul bando? Risponde Silvio Chionetti, vicedirettore e responsabile dell’area tecnica provinciale dell’organizzazione agricola: “Nel complesso il giudizio è positivo perché offre la possibilità agli agricoltori e agli allevatori di approcciarsi in modo più sensibile alla tutela dell’ambiente, continuando sulla strada di produrre qualità. Ci auguriamo che tutte le certificazioni richieste per poter partecipare ai bandi agro-climatico-ambientali, come la SQNPI e la biologica, o la limitazione di utilizzare diserbanti chimici, così come la salvaguardia delle razze zootecniche autoctone, siano il volano per una maggiore valorizzazione delle produzioni ottenute in Piemonte e nella provincia di Cuneo. In modo che le aziende, attraverso gli impegni assunti, possano anche avere una maggiore remunerazione per quanto hanno coltivato o allevato”.