Cinquant’anni fa la valle Gesso si animava di cantieri per la costruzione della diga del Chiotas, nel Comune di Entracque. È una pagina della storia del nostro territorio che si caratterizzò per una forte opposizione al progetto degli impianti idroelettrici dell'alto Gesso, in particolare per la parte relativa i canali di gronda che avrebbero convogliato l’acqua dei rii dell'intera valle nelle dighe. Fu in quel quadro che nacque la proposta di un costituire un Parco naturale, addirittura internazionale, “Il Parco internazionale delle Alpi Marittime”. La risposta alla richiesta avvenne, nel 1980, quando la Regione Piemonte istituì il Parco naturale dell'Argentera. L'area protetta fin dal primo momento avviò un rapporto di collaborazione con Enel in vari ambiti e tra questi la mitigazione di alcune opere e la rimozione di resti dei cantieri.
Da alcuni anni l'Ente collabora con la società Enel Green Power nella gestione, attraverso la cooperativa Montagne del Mare, del Centro informazioni Luigi Einaudi e delle visite nella Centrale idroelettriche, sospese in questo periodo per l’emergenza Covid-19.
Per ricordare la realizzazione della grande opera idroelettrica Simone Aime, appassionato di dighe, ha scritto un libro, che uscirà nel 2021, corredato di tantissime fotografie che raccontano il cantiere e la trasformazione del territorio.