È necessario aumentare i fondi previsti dal bando 2023 rispetto agli investimenti irrigui (intervento SRD02 – Azione C) del Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 della Regione Piemonte. È quanto afferma Coldiretti Cuneo di fronte all’elevato numero di progetti presentati, finalizzati a rendere effettivo il processo di miglioramento ed efficientamento delle tecniche irrigue per fronteggiare la crisi idrica.
Le piogge delle ultime ore - spiega la Coldiretti - sono benefiche ma del tutto insufficienti a compensare il grave deficit idrico che sconta il nostro territorio. In Provincia di Cuneo, le precipitazioni nell’inverno 2023/24 si sono ridotte del 50% rispetto alla media storica su dati rilevati dal 1876: un’anomalia che fa seguito alla scarsità di piogge registrate nello scorso autunno e, più in generale, ai periodi di prolungata siccità che si ripetono da almeno tre anni.
“Con gli evidenti segnali di siccità già in atto, sono fondamentali tali misure di sostegno alle imprese affinché possano investire per migliorare, rinnovare e ripristinare gli impianti irrigui al fine di risparmiare acqua, stoccarla e riutilizzare le acque stagionali o affinate, anche nell’ottica di garantire l’irrigazione di soccorso in periodi di scarsa disponibilità. Serve, dunque, che la Regione aumenti la dotazione finanziaria del bando 2023 per fornire una concreta risposta alle imprese che già stanno fronteggiando l’emergenza idrica e che hanno dimostrato la volontà di investire” dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli e tale obiettivo richiede un impegno ed una maggiore flessibilità da parte delle Istituzioni competenti” sottolinea il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu, che aggiunge: “Naturalmente bandi di questo tipo da soli non bastano, è improrogabile la realizzazione di una rete di infrastrutture di trattenuta e accumulo dell’acqua, poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro le sempre più preziose riserve idriche. Come ribadiamo da anni, è indispensabile realizzare una rete di piccoli invasi sul territorio”.