Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile Direttore,
da poco sono stato dimesso dall’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle dove sono stato ricoverato e Le scrivo spinto da un sincero e profondo sentimento di gratitudine. In un momento storico in cui troppo spesso si sente parlare di malasanità, ho potuto constatare l’elevato livello di competenze professionali della Struttura Complessa di Neurochirurgia, del suo Direttore, il Dott. Michele D’Agruma, e del suo staff al completo, tutti quanti, nessuno escluso. Voglio ringraziare di vero cuore tutti coloro che si sono occupati di me: operatori validi, capaci di farsi carico delle persone in momenti di grande fragilità. Li ho visti prendersi cura di ciascuno con attenzione, delicatezza e rispetto, anche quando le esigenze di reparto erano enormi. Lavoratori instancabili, pronti in ogni momento a donare non solo la loro competenza, ma anche conforto e incoraggiamento: pur se oberati dal lavoro gravoso da svolgere mai si sono risparmiati dal sostenere fisicamente e moralmente me e gli altri pazienti. Il loro è un lavoro difficile, visto che si devono confrontare con persone esauste, reduci da lunghe e dolorose malattie.
Li ho visti rimboccare coperte, nutrire il corpo e lo spirito affranto dei malati. Il tutto mettendo da parte le difficoltà che inevitabilmente si incontrano ogni giorno.
Molti elementi hanno contribuito a rendere l’iter clinico meno amaro di come lo avessi immaginato: le capacità professionali tecnico - chirurgiche mini invasive di altissimo livello, le tecniche di chirurgia senza sangue, la facilità nei rapporti con il Dott. D’Agruma direttamente coinvolto nell’intervento, il personale medico, gli infermieri, gli OSS, i colloqui pre-operatori e quello con l’anestesista. Il saper mettere a proprio agio il paziente che dovrà affrontare interventi così delicati, la semplicità delle parole adottate nell’aiutare a comprendere da una parte la complessità dell’intervento e dall’altra le buone possibilità di riuscire nell’impresa, hanno fatto la differenza nell’affrontare questa mia ennesima esperienza ospedaliera.
Davanti ad una problematica di grande impatto emotivo, psicologico nonché fisico che non solo ha coinvolto me in prima persona, ma anche mia moglie e tutta la mia famiglia, con i loro timori, le loro aspettative, avrei potuto consultare altri specialisti, cercare soluzioni alternative, ma non l’ho fatto. Ricordo il colloquio con il
Dott. D’Agruma, la sua mano sulla spalla, quando mi ha rassicurato che del mio intervento si sarebbe occupato lui stesso e mi ha fatto capire e decidere senza dubbi di potermi fidare. Queste cure di eccellenza hanno sortito l'effetto sperato. Quando si parla di neurochirurgia si pensa subito ad interventi al cervello con conseguenze drammatiche impressionanti. Certo, ci sono molti casi complessi, alcuni con esiti infausti, ma l’incoraggiamento che voglio dare a chiunque deve suo malgrado approdare a cure simili è di guardare con fiducia a questi Medici, alla loro professionalità, alle loro competenze. Medici disposti ad essere reperibili sempre, 24 ore su 24, medici preparati e umani che si prendono davvero la responsabilità di ottenere il miglior risultato possibile per il paziente, consapevoli che sul tavolo operatorio non c’è solo l’intervento in sé ma lì c’è un papà, una mamma, un figlio che vogliono tornare a stare bene e a riabbracciare la famiglia. Credo di esprimere un pensiero molto comune del territorio in cui vivo sostenendo che il nostro sia un Ospedale prezioso.
Un grazie motivato, dunque, al Direttore, ai Medici, alla Coordinatrice infermieristica e a tutto il personale, per l'ottima gestione della Struttura di neurochirurgia da me personalmente constatata.
Mauro Quaglia