“Distanti, ma uniti. Vale anche per noi, un gruppo di nove amici. Da sempre ci unisce la passione per il calcio, nata quando eravamo bambini, sui campi del Caraglio, e poi trasferita a tavolino a lottare per l'attaccante migliore durante le aste del fantacalcio. Quest'anno non ci sarà un vero vincitore, ma ci sentiremo tutti meno perdenti se potremo sentirci utili attraverso un piccolo gesto”. Inizia così il messaggio che nove “fantacalcisti” hanno consegnato alle case di riposo di Caraglio e Monterosso Grana insieme a una donazione di 1100 mascherine protettive da mettere a disposizione del personale e degli ospiti delle strutture. "Volevamo fare qualcosa di concreto, - spiega Stefano, uno dei "promotori" dell'iniziativa - così abbiamo pensato a chi aveva più bisogno di sostegno, alle case di riposo, realtà che probabilmente in questa emergenza sono state un po' trascurate".
Un’iniziativa analoga a quelle che in queste ultime settimane sono state messe in atto da migliaia di appassionati di fantacalcio in tutta Italia: in molti, con il campionato di Serie A fermo e nell’impossibilità di portare avanti il gioco, hanno scelto di devolvere il montepremi alle strutture sanitarie dei rispettivi territori, per sostenere concretamente chi sta affrontando in prima linea l’emergenza Coronavirus.
“Abbiamo deciso di devolvere il montepremi della stagione a favore di chi in questo momento è più fragile, chi ci ha cresciuti direttamente o indirettamente e che adesso viene ospitato presso i pensionati di Caraglio e della Valle Grana”, si legge nel messaggio consegnato insieme ai dispositivi di protezione, firmato da Fabio, Davide, Giorgio, Giuseppe, Ivan, Lorenzo, Marco, Stefano e Stefano.
Le mascherine sono state consegnate al pensionato “San Giuseppe” e alla RSA “Sant’Antonio” di Caraglio e al pensionato “Casa Vittoria” di Monterosso Grana.