Con la pandemia quasi 7 italiani su 10 (68%) vanno a caccia di piante nei vivai per abbellire le proprie case e i giardini, per combattere afa e caldo, per difendersi da zanzare e insetti molesti o addirittura per coltivare direttamente frutta e ortaggi da portare in tavola. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/IXÈ che dimostra come, con l’emergenza sanitaria, siano cambiate le priorità dei cittadini facendo esplodere il bisogno di verde nelle case, nelle città e sul territorio nazionale. Una vera piante-mania evidenziata dalla stessa Bankitalia che, nell’ultima relazione annuale del Governatore Ignazio Visco, ha rilevato come nell’anno della pandemia sia raddoppiato l’interesse per le case con giardino con un profondo cambiamento nel mercato immobiliare spinto dalla voglia degli italiani di spazi verdi sia all’interno che all’esterno delle abitazioni. Per godersi un po’ di piante il 74% delle famiglie può contare almeno su un balcone mentre il 42% vive proprio in una casa con giardino che nell’anno della pandemia è stato un vero e proprio sfogo per adulti e bambini.
“L’uscita dalla pandemia – spiega Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – ha rafforzato la voglia di verde degli italiani con il settore florovivaistico che ha pagato, però, un prezzo pesantissimo all’emergenza Covid con un crack da 1,7 miliardi di euro. Un comparto che ha comunque dimostrato una grande capacità di resilienza e che si sta riprendendo con una forte domanda anche dall’estero dove si registra un aumento record del 33% delle esportazioni di piante Made in Italy nel primo trimestre del 2021. Il florovivaismo nella sola Provincia di Cuneo genera una produzione lorda vendibile di oltre 26 milioni di euro, con centinaia di aziende coinvolte e una produzione di piante ornamentali superiore ai 2 milioni. Dati che ne denotano l’importanza per il nostro territorio e che devono far riflettere su come proprio al florovivaismo vada riconosciuta una maggiore importanza proprio per la capacità che ha di combattere i cambiamenti climatici”.
“Per tutelare il futuro di un comparto chiave dell’economia ed essere sicuri del prodotto acquistato – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – il nostro consiglio è però quello di scegliere sempre piante e fiori locali, direttamente dal produttore, per essere sicuri di mettere nel vaso un prodotto italiano al 100%, che sostiene i territori, rispetta l’ambiente e l’occupazione”.