Dopo sette anni dall’ammissione a finanziamento, si sono concluse le attività della Misura 225 del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Il lungo corso di tutta l’operazione spiega le diversità nell’impostazione fra il territorio del “Marguareis” e quello delle “Marittime”, che nel 2013, anno di presentazione della domanda dei cosiddetti “pagamenti silvo-ambientali”, lavoravano ancora come enti distinti in quanto la loro riunione sotto l'Ente di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime risale al 1° gennaio 2016.
Nel Parco naturale del Marguareis sono stati effettuati ventiquattro interventi selvicolturali di miglioramento strutturale e paesaggistico del bosco su una superficie totale di più di 100 ettari, tra diradamenti nelle abetine di abete bianco, tagli colturali nei boschi misti di latifoglie e interventi di conversione ad alto fusto nei cedui invecchiati di castagno. La realizzazione degli interventi previsti nel 2016 è stata fortemente condizionata dai danni provocati dalla tempesta “Vaia” di fine ottobre 2018, anche su aree già utilizzate con la medesima misura; questi hanno imposto una variante al progetto iniziale e hanno richiesto un progetto specifico di intervento di rimozione degli schianti, in particolare nei Valloni San Bruno e Cavallo. Si è inoltre provveduto alla manutenzione straordinaria di alcune piste forestali e alla sistemazione di alcuni sentieri danneggiati dagli eventi meteorici, come ad esempio quello che da Pian delle Gorre conduce alle cascate del Saut e quello che porta alla Cresta Gardiola. Attraverso questa misura del Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte è inoltre stato redatto il nuovo Piano forestale aziendale della Zona speciale di conservazione “Alte Valli Pesio e Tanaro” contenente tutti gli interventi realizzabili nell’area protetta fino al 2032, incluso lo studio propedeutico al Piano pastorale per l’utilizzo sostenibile dei pascoli nel Bosco delle Navette in Alta Valle Tanaro.
Nel Parco naturale Alpi Marittime la stessa misura ha permesso di aggiornare e integrare il Piano forestale aziendale elaborato in ambito PIT (Piano integrato Marittime-Mercantour 2010-2012) per la Zona speciale di conservazione “Alpi Marittime” e per le superfici boscate esterne all’area tutelata di proprietà dei Comuni di Entracque e Valdieri. È stato inoltre redatto un piano di dettaglio dei lottini a uso focatico di questi due comuni con annesso regolamento per la concessione e la gestione. Sempre a favore dei lottini è andata una campagna di assegno al taglio; grazie ad essa la maggior parte di essi risulta attualmente dotata di una o più aree-campione, che stanno funzionando da “guida” nella scelta delle piante da abbattere o da conservare nei boschi attivamente gestiti della Valle Gesso, molto simili per specie (sempre di faggio si tratta), ma diversi per struttura (qualche ceduo a regime, molti cedui invecchiati e alcune fustaie). Sono stati progettati e realizzati due cantieri di conversione a fustaia in faggeta, uno nel bosco di Ambrìn in Entracque e l’altro nei pressi di Tetti Virutra in Roaschia, in cui hanno operato altrettante imprese locali. Sono poi stati organizzati, in collaborazione con l’Amministrazione separata dei beni di uso civico di Andonno, due corsi di formazione forestale per l’abbattimento di piante in sicurezza, entrambi espressamente dedicati alle comunità locali. È stato infine concepito e realizzato un opuscolo di sessantaquattro pagine, intitolato La gestione dei boschi nelle aree protette delle Alpi Marittime, disponibile sia in forma cartacea, sia in versione digitale, che descrive le varie tematiche legate alla pianificazione e alla gestione forestale nel complesso delle aree tutelate di cui il Parco è Ente gestore, comprese fra l’Alta Val Tanaro e l’alta Valle Maira.
Per il 2021, nel solo Parco naturale del Marguareis, sono previsti due nuovi progetti di carattere forestale, presentati a finanziamento sul PSR 2014-2020, il primo sull’operazione 8.4.1, riguardante ulteriori interventi di ripristino dei danni meteorici provocati dalla tempesta “Vaia”, e il secondo, sull’operazione 8.3.1, riguardante interventi di prevenzione dei danni da incendi e valanghe.