Da venerdì 18 a domenica 20 ottobre a Cuneo, Confagricoltura sarà presente alla 25° edizione della Fiera nazionale del Marrone con numerose aziende associate che in piazza Galimberti proporranno in vendita diretta le loro eccellenze, tra queste: frutta, confetture, succhi, prodotti caseari artigianali, vino, nocciole, riso, prodotti dolciari e numerosi trasformati come sottoli, salse e sciroppi. Per tutta la durata della manifestazione, inoltre, i tecnici e gli operatori di Confagricoltura accoglieranno i visitatori allo stand, offrendo consulenze in materia previdenziale e fiscale e assistenza tecnica. Presso lo spazio istituzionale, il venerdì mattina gli studenti della scuola primaria di Vignolo parteciperanno ad un laboratorio ludico-educativo per conoscere la pianta del castagno e il suo frutto. Per maggiori informazioni telefonare a 0171/692143, interno 7, o scrivere a
eventi@confagricuneo.it.
“Anche quest’anno rinnoviamo la nostra partecipazione alla Fiera del Marrone di Cuneo, evento nazionale che rappresenta un’occasione unica per valorizzare le eccellenze agricole del nostro territorio - dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo -. Tra queste merita particolare riguardo proprio la castagna: negli ultimi anni la castanicoltura ha intrapreso un percorso non semplice di ammodernamento e innovazione, specie tra le aziende della fascia pedemontana. Occorre, tuttavia, sostenere e accompagnare questi sforzi continuando, parallelamente, nel lavoro di promozione e valorizzazione dei frutti della nostra terra per farli conoscere e apprezzare a un pubblico sempre più vasto. In un periodo di grandi sfide per l’agricoltura, infine, la Fiera del Marrone ci offre l’opportunità di riaffermare l’importanza di un settore che contribuisce in maniera significativa allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio”.
“L’andamento climatico di questo 2024 ha influenzato la produzione di castagne in provincia di Cuneo, che ha registrato rese molto al di sotto delle attese - aggiunge Adriano Rosso, responsabile Confagricoltura zona di Cuneo -. Nonostante una sostanziale buona tenuta delle quotazioni, la perdita di produzione fino al 70/80 per cento, con punte ancora più marcate nei castagneti storici, non favorisce un’adeguata remunerazione dei castanicoltori e mette a rischio la tenuta del settore. A ciò si aggiunge il meteo instabile di questo periodo che ha influenzato anche le operazioni di raccolta, in ritardo di almeno due settimane. Auspichiamo una maggiore attenzione al comparto, che anche in un contesto di tutela e gestione del territorio svolge un ruolo di primaria importanza per la nostra provincia”.