“Confesercenti Cuneo ringrazia il prefetto di Cuneo, sua Eccellenza Fabrizia Triolo, per aver incontrato una nostra delegazione, discutendo con noi una serie di problematiche che stanno molto a cuore alla nostra categoria”.
È questo il commento della direttrice generale di Confesercenti provincia di Cuneo, Nadia dal Bono, sul proficuo incontro avuto in Prefettura, dove sono stati discussi alcuni argomenti che più stanno a cuore agli operatori economici, in questo periodo di emergenza sanitaria, il tutto amplificato dal fatto di essere in uno dei periodo migliori per il commercio della nostra provincia e che viene fortemente penalizzato.
“Innanzi tutto - prosegue il direttore dal Bono - siamo soddisfatti che sua Eccellenza il prefetto abbia accolto la nostra richiesta, avanzata alcuni giorni fa, sulla possibilità da parte di quegli operatori che lavorano all’aperto o comunque lontano da casa ed uffici, di poter usufruire dei bagni dei locali pubblici, chiusi per emergenza Covid ai clienti abituali. Si tratta di un’esigenza pratica che però grava maggiormente sulle difficoltà lavorative già riscontrate in abbondanza in questi ultimi mesi di emergenza”.
“Con il prefetto Triolo abbiamo anche parlato delle multe che in questo ultimo periodo sono state fatte ad alcuni titolari di bar della Granda, per clienti che hanno bevuto il caffè nelle strette vicinanze del locale - precisa il direttore dal Bono -. Per la categoria era presente Ettore Grosso, del bar Cit ma Bel. Pur ribadendo la necessità assoluta e condivisa, di far rispettare le leggi e in questo momento anche tutelare la salute della comunità, il prefetto ha ribadito la volontà di mantenere e far rispettare le regole senza dimenticare il buon senso di tutti”.
“Siamo molto soddisfatti per questo incontro - ribadisce il presidente Confesercenti Cuneo, Marco Bertolotti - e ringraziamo il prefetto Fabrizia Triolo per la sua disponibilità e la volontà di interagire nel modo più positivo e proficuo con una categoria economica come la nostra che vuole soltanto lavorare per salvare le proprie aziende e quindi i propri lavoratori, nel totale rispetto delle regole”.