Prosegue il percorso che porterà al rinnovo dei vertici di Confindustria Cuneo. L’ultimo importante passaggio prima dell’assemblea elettiva del prossimo 17 maggio si è tenuta giovedì 20 aprile con il consiglio generale in cui, oltre all’approvazione del bilancio consuntivo 2022 e di quello preventivo 2023, all’ordine del giorno c’era la presentazione da parte del presidente designato Mariano Costamagna del suo programma e la squadra di vicepresidenti.
Rispetto agli uomini e alle donne che lo affiancheranno alla guida di Confindustria Cuneo nel corso dei prossimi 4 anni Mariano Costamagna ha dato un segno di continuità confermando una parte dei vicepresidenti ancora ricandidabili tra quelli già in carica con il presidente uscente Mauro Gola. Si tratta di Giuseppe Miroglio, presidente del Gruppo Miroglio di Alba; Roberto Rolfo, amministratore delegato della Rolfo Spa di Bra; Bartolomeo Salomone, presidente di Ferrero Spa di Alba. Entra nella squadra Paolo Merlo, amministratore delegato della Merlo Spa di San Defendente di Cervasca. A loro si aggiungono i vice presidenti espressione delle aree territoriali, che porteranno all’attenzione del Consiglio i temi peculiari delle diverse aree della provincia di Cuneo. Si tratta della presidente della Sezione Alimentare di Confindustria Cuneo Chiara Bardini, general manager di Agrimontana Spa di Borgo San Dalmazzo, per l’area cuneese; del presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Cuneo Alberto Biraghi, amministratore delegato di Valgrana Spa di Scarnafigi, per l’area di Saluzzo, Savigliano e Fossano; del presidente della Sezione Meccanica Marco Costamagna, amministratore delegato della Biemmedue di Cherasco, per l’area braidese; del presidente di Ance Cuneo Gabriele Gazzano, amministratore delegato della Ediltel spa di Nucetto, per l’area monregalese e del presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Cuneo Matteo Rossi Sebaste, amministratore delegato di Golosità dal 1885 di Grinzane Cavour, per l’albese. Di diritto farà parte del consiglio di presidenza anche il past president Mauro Gola.
Dopo aver annunciato i nomi, il presidente candidato Mariano Costamagna ha presentato il programma che caratterizzerà il suo primo quadriennio alla guida di Confindustria Cuneo. Diverse le parole chiave del discorso di Costamagna: oltre a continuità (che si è esplicitata anche nella conferma di una parte significativa dei vicepresidenti già in carica), si è parlato di innovazione ("lavoreremo per far diventare Confindustria Cuneo il polo di eccellenza sull’innovazione e accompagneremo la transizione digitale con la formazione di adeguate competenze e di reskilling del personale", ha detto Costamagna) e di evoluzione del ruolo sociale dell’imprenditore moderno, sempre più chiamato a occuparsi anche del benessere dei lavoratori ed al miglioramento della società. Non poteva mancare un riferimento al lavoro e alla volontà di creare lavoro buono, definita «priorità assoluta di Confindustria Cuneo"; si è data anche evidenza all’importanza delle reti d’impresa, uno strumento "tra i più innovativi per creare la massa critica e competere sui mercati rispetto alle quali l’associazione datoriale si pone come punto di riferimento".
Nel corso della presentazione del programma per il prossimo quadriennio si è parlato anche di internazionalizzazione; di scuola e formazione professionale, di ricerca giovani talenti, di welfare, di start up, del tema del passaggio generazionale, dei servizi del Csi, il braccio operativo di Confindustria Cuneo, e della loro implementazione oltre che del gemellaggio con altre regionali. Particolare attenzione verrà posta su temi di stringente attualità come l’acqua e l’energia e di questioni annose, come la carenza di infrastrutture. La relazione del presidente designato è stata sottoposta a votazione da parte dei consiglieri, raccogliendo l’unanimità di voti favorevoli.
L’assemblea si è conclusa con l’ultimo discorso di Mauro Gola ai componenti del consiglio generale, salutato da un lungo applauso da parte del pubblico: "Siamo rimasti fedeli all’idea di un’associazione che sia un vero e proprio motore di apertura al dialogo, una realtà che si intessa dei problemi generali del Paese, guidata dai valori di una società aperta. Mettersi al servizio della comunità è la vocazione più alta di un imprenditore, a maggior ragione in un momento complesso come questo. “L’opera umana più bella è quella di essere utile al prossimo” diceva Sofocle", ha esordito Gola. Per poi aggiungere: "Nella società occupiamo uno spazio ben preciso: tra la parte politica e quella sociale, tra lo stato e la nazione, tra i rappresentati e i rappresentanti. A noi spetta la responsabilità di indicare una direzione, di interpretare e allo stesso tempo condurre il cambiamento. Abbiamo dimostrato di saperlo fare in tante occasioni, mettendo sempre al centro il lavoro".
"Quando guardo questa sala, mi rendo conto del significato della realtà associativa che ho rappresentato e attraverso la quale abbiamo avuto il compito di tenere vivo il pluralismo della nostra società e di offrirlo alla modernità, attualizzato. Aver potuto rappresentato la nostra associazione su quei tavoli è stato bellissimo", ha aggiunto Gola, prima di rivolgersi al suo successore: "Per svolgere l’incarico che ti appresti ad assumere, caro Mariano, servirà una forte convinzione, un grande ardore e l’ottimismo della ragione. Sarà un cammino non facile ma che porta verso le libere altezze".